
Il bersaglio di questo capolavoro di Michel Houellebecq ancora una volta è il capitalismo. L’abominevole “pantalone” del turismo sessuale si sbottona in pagine di filosofia contemporanea animate dal ritmo e dai caratteri del romanzo. La parola non lascia dubbi, taglia, rivela, e smaschera lasciando l’interrogativo se sia cinica o semplicemente realista.
Mentre una parte del mondo sodomizza l’altra, in uno scambio che appare all’autore una soluzione possibile per la noia dell’una e i bisogni primari dell’altra, gli spettatori stanno a guardare. Ognuno su questa terra ha quindi la sua parte. Nessuno escluso. Il romanzo, neanche a dirlo, ha scandalizzato la Francia che, non potendosi da ricca occidentale identificarsi nei bisognosi, ha strabuzzato gli occhi di fronte al ruolo maniacale affibbiatole dall’autore. Il vocabolario, non di certo tra i più castigati, raggiungerà però quasi toni lirici quando si soffermerà sulla complicità dell’amore. Tuttavia anche la purezza del sentimento, in un susseguirsi di eventi tragici, inesorabilmente si macchierà di sangue. Un turbinio di emozioni e riflessioni che lascia spazio perfino all’ironia. Il successo non poteva essere più meritato.
Titolo Piattaforma nel centro del mondo
Autore Michel Houellebecq
Prezzo € 8,20
Dati 304 pp
Anno 2003
Editore Bompiani
Collana Tascabili. Romanzi e racconti
Carlamaria Liso