
Nel 1983, Bollicine, di Vasco Rossi, irrompe sulla scena italiana come un terremoto. Quale sia l’album migliore dell’artista di Zocca non lo so, ma certamente questo è uno dei migliori sotto ogni punto di vista. L’album è una perfetta sintesi del suo spirito ribelle e della sua capacità di catturare l’essenza del tempo. Con tracce come “Bollicine” e “Vita Spericolata”, Vasco incarna la gioventù indomita degli anni ’80, mescolando rock incendiario con liriche che parlano di vita, amore e libertà. Anche qui è difficile essere oggettivi. Un ottimo disco si vede e si sente al di là delle hit. D’altronde “Portatemi Dio”, “Giocala” e “Una canzone per te” sono brani da far venire la pelle d’oca a chiunque e quindi dei successi pazzeschi.
Bollicine non è solo un album, è un viaggio attraverso l’anima di un’intera generazione. Vasco Rossi cattura l’essenza dell’adolescenza, con tutte le sue speranze, paure e desideri, e lo fa con passione e sincerità, elementi che lo hanno reso un’icona del rock italiano. Questo album è un monumento alla ribellione giovanile, un’opera senza tempo che continua a incantare e ispirare chiunque la ascolti oggi.
Riccardo Davoli