Californication dei Red hot Chili Peppers è un album che ho ascoltato per tantissimo tempo e per almeno cinque anni consecutivi. E sono pronto a giurare che questa esperienza musicale non sia mia personale, ma condivisa e che sia stato lo stesso per molti di noi. In questo periodo, confuso fra immaginazione e realtà, il disco ha dato le basi alla formazione musicale di tanti ascoltatori miei coetanei e non solo. La band, oggi, è tornata in voga in maniera mainstream grazie ad un paragone sprecato (e magari anche piuttosto azzardato), nei confronti di un gruppo di giovani ragazzi, in gara ad X Factor 2023, chiamati gli Stunt Pilots.
L’album, uscito nel 1998 e prodotto dalla Warner Bros, ha spalancato i cancelli dell’Olimpo del Rock ai Red Hot Chili Peppers, riuscendo a mettere d’accordo tutti gli ascoltatori in maniera categorica e sfondando anche in radio. Californication è un disco cult, a cui va dato il merito di aver trasformato la vita di ognuno, durante il suo lungo ascolto, in una clip generazionale elettrizzante e duratura tantissimo nel tempo. D’altronde, Californication è saturo di ricordi, di fotografie scattate durante le vacanze estive, le sonorità pazzesche e i video diventati memorabili grazie ai continui passaggi su MTV.
Riccardo Davoli
