Il web è ormai pieno di messaggi commerciali di ogni tipo e i servizi VPN si fanno la guerra per offrire migliore protezione a questa situazione tutelando i clienti da profanazioni d’ogni tipo dei loro dati e delle loro identità digitali. No, questa recensione non è sponsorizzata da nessuno, ma quando da questa giungla di venditori e di vendite che sono diventati i social, tra un reel e l’altro ti appare una promozione con protagonisti i Tamango la musica cambia. Si perché quello che ho scoperto cliccando sulla storia è una realtà musicale incredibile e in forte ascesa. Tamango è il nome di un tipico cocktail torinese, oltre ad essere il progetto istrionico di un collettivo di artisti molto bravi. E questa bravura rappresenta quel leitmotiv favoloso, se pensiamo ai ragazzi di oggi che se vogliono possono mischiare le arti a proprio piacimento creando qualcosa di differente al minimo dei costi. “Il nostro è un progetto indipendente che trova forza, per la sua realizzazione, nella collaborazione e nel coinvolgimento di persone diverse. Viviamo di contaminazioni creative e artistiche reciproche che ci permettono di realizzare le nostre idee”. In bilico tra cantautorato, soul ed elettronica, i TAMANGO sono uno spericolato esperimento musicale nato nel 2018 a Torino. Il gruppo è composto da Alberto, Federico e Marcello, oltre che da un nutrito staff di videomaker davvero abili a portare in scena le clip oppure i live della band. Dopo alcuni singoli di esordio pubblicano l’ep Come fossero carezze (2021), a cui segue il singolo “Baby Moon” (2022) e l’ep Sirene e Pirati (2022) da cui è stato estratto un videoclip molto bello.
Tra le molte voci commerciali che riempiono il web, questo collettivo di artisti sembra essere in forte ascesa nel panorama indipendente italiano e quello che resta ora è soltanto aspettare e godersi la loro probabile ascesa verso il successo.
Riccardo Davoli
