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Vasco Rossi – Colpa d’Alfredo

Ci sono momenti che durano un attimo. Altri in cui bisogna prendere delle decisioni veramente importanti, soprattutto quando si tratta della vita artistica di un musicista. Per Vasco Rossi Colpa d’Alfredo rappresenta il disco della svolta. Uscito il 3 aprile del 1980, il terzo lavoro del cantautore di Zocca da subito ha catturato l’attenzione del pubblico e della critica, grazie alle sue liriche potenti, alle melodie coinvolgenti, unite da un impetuoso spirito anticonformista. Un disco di rottura con il passato, in cui Vasco esprime il suo disprezzo per l’ipocrisia e le falsità della società assumendo l’identità di un inno alla ribellione. Il suono potente della chitarra e la voce ruvida di Vasco creano un’atmosfera travolgente che si perpetua per tutto l’album.

Di recente è stata rimasterizzata “Asilo Republic”, riscoperta personale e fragorosa che all’epoca avevo messo in secondo piano rispetto alle altre hit del disco, ma che oggi suona ancora attualissima. L’album continua con successi intramontabili come “Anima Fragile” e “Non l’hai mica capito”. Quest’ultima canzone, con la sua melodia orecchiabile e le liriche sfrontate, si è trasformata in un inno generazionale, esprimendo la frustrazione dei giovani e la voglia di ribellione contro le convenzioni sociali. Tra tutte quante la più intima e riflessiva resta “Colpa d’Alfredo”, in cui si rivela tutta la sensibilità del Vasco Nazionale.

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Riccardo Davoli