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Allo studio l’unione tra il sentiero Pasolini e il cammino di Sant’Agostino

Il piano creerebbe un unico percorso ciclopedonale per collegare Ostia con il centro di Roma

Tratto da Urlo n.215 settembre 2023

MUNICIPIO IX – Mobilità, turismo sostenibile e cultura sono tre elementi che l’Unione Europea intende rafforzare per favorire la ripresa economica e anche Roma Sud è interessata al tema. In quest’ambito, nello scorso mese di luglio, si è svolta una commissione capitolina nel corso della quale si è parlato sia del cammino di S. Agostino (il percorso che va dall’omonima basilica vicino piazza Navona alla basilica di S. Aurea nel borgo di Ostia Antica), sia del sentiero Pasolini (dalla zona dell’idroscalo di Ostia fino al ponte di Mezzocammino).

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CONNETTERE IL VERDE DI ROMA SUD

Nel corso della commissione “è emersa la possibilità di unire il percorso laico del sentiero Pasolini a quello religioso”, ha spiegato il Presidente della commissione per la mobilità capitolina, Zannola. “Per raggiungere l’obiettivo ho scritto all’Assessore capitolino alla Mobilità Patané, al Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti e all’Agenzia Capitolina per la Mobilità per preparare uno studio di fattibilità che permetta di rendere fruibili entrambi i percorsi. C’è molto fervore nei territori coinvolti, perciò dopo metà settembre abbiamo intenzione di riconvocare le parti interessate. Grazie ai fondi del PNRR sono stati già finanziati 54 chilometri di piste ciclabili e il sentiero Pasolini rientra tra i progetti non ancora in fase avanzata, ma che noi speriamo di poter far rientrare tra quelli finanziabili”, ha concluso Zannola. Il sentiero Pasolini si sviluppa quasi completamente nel X Municipio, ha osservato l’assessora Paola Angelucci, “l’unico tratto di competenza del IX Municipio è quello vicino a Vitinia”. A questo proposito nel dicembre 2021 il consiglio ha approvato ad ampia maggioranza la realizzazione di un ponte ciclopedonale per collegare Vitinia a Giardino di Roma, che sarebbe prezioso perché connetterebbe al sentiero Pasolini l’altro sentiero presente in zona, quello dedicato al poeta Trilussa. “Quest’ultimo tracciato attraversa ben tre riserve, quella del litorale romano, quella di Castel Porziano e quella di Decima Malafede, perciò si presta ad un essenziale lavoro di “ricucitura” dei vari percorsi nel verde”, ha spiegato Angelucci. Il sentiero Trilussa è un percorso di 7 Km che parte da Vitinia, all’angolo tra via del Risaro e via Massa Fiscaglia, facilmente raggiungibile a piedi dalla stazione di Vitinia. Perché il percorso è dedicato al poeta romanesco? Perché lungo il tracciato, vicino alla via Pontina, si può arrivare all’osteria Malpasso, dove Trilussa era solito andare a mangiare. “Il PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile) prevede il ponte ciclopedonale – ha concluso Angelucci – Quest’opera, insieme alla ciclabile Vitinia-Risaro-Campus Biomedico, finanziata con il PNRR, farebbe uscire Vitinia dall’isolamento, riconnettendola al tessuto sociale degli altri quartieri”.

LA SPINTA DELLE ASSOCIAZIONI

La ciclovia che parte dall’Idroscalo si sviluppa interamente negli spazi verdi lungo il Tevere, ha spiegato il presidente dell’associazione Green Mobility Tevere Carl Otto Scheen. “Realizzare la mobilità sostenibile nelle aree verdi è più stimolante perché riduce i conflitti con gli automobilisti. Restano alcune criticità da superare: servirebbe costruire un ponte ciclopedonale per attraversare il fosso di Spinaceto. Lungo il percorso è necessario immettersi sulla Via del Mare – ha concluso Scheen – e poi alcune proprietà private complicano il passaggio a ridosso del Tevere”. Secondo la Destination Manager dell’Associazione Tiberland Cristina Selloni, “occorre valorizzare i percorsi alternativi immersi nella natura e decongestionare il centro storico”. L’Opera Romana Pellegrinaggi, che ha illustrato il percorso religioso, ha evidenziato problemi simili a quelli del sentiero Pasolini. Nella parte di Roma Sud numerosi ostacoli rendono difficile l’attraversamento pedonale perché vicino al corso del Tevere ci sono piccoli corsi d’acqua e terreni agricoli recintati che creano barriere spesso invalicabili.

Andrea Ugolini