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EUR: l’apertura dell’acquario slitta di un altro anno

Tratto da Urlo n.221 marzo 2024

EUR – C’è un nuovo slittamento per l’apertura dell’Acquario dell’EUR. L’attesa si allunga di un ulteriore anno, rispetto al dicembre 2023, data ultima che era stata prospettata alcuni mesi fa. Ora, così come riferito dalla Mare Nostrum durante un sopralluogo della commissione capitolina Cultura, si punta all’apertura dei cancelli per l’8 dicembre del 2024. La volontà del presidente Domenico Ricciardi sarebbe quella di aprire la struttura per il Giubileo, chiudendo finalmente una ferita aperta da troppo tempo.

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Un altro, l’ennesimo, anno dunque per far quadrare una situazione che si trascina ormai dal 2008. La questione resta strettamente legata alla revisione della concessione di 30 anni e, cosa non marginale, a dare tempo (6 mesi) ai pesci di acclimatarsi nelle vasche prima di aprire al pubblico. In particolare sulla concessione per la gestione può incidere EUR Spa: inizialmente aveva una validità di 30 anni, 17 dei quali, alla nuova data di apertura, sarebbero già passati. Difficilmente il piano economico del concessionario si potrà basare sui 13 anni residui. L’idea annunciata dall’Ad di Eur Spa, Angela Cossellu, qualche mese fa era quella di procedere con una gara pubblica europea per allungare la concessione a 30 anni. Sulla vicenda, durante il sopralluogo, la stessa Cossellu ha commentato che si sta lavorando per l’apertura e che questa è una priorità del Cda.

C’è poi da dirimere la questione non banale della conclusione degli ultimi lavori. Su questo nei mesi scorsi era stata paventata la possibilità che la società cedesse le sue quote ad un fondo inglese, che potrebbe mettere a disposizione gli investimenti necessari per completare l’opera. Una interlocuzione tra privati sulla quale al momento non ci sarebbero novità.

Intanto lo scorso dicembre la vicenda dell’acquario era tornata all’attenzione per una serie di eventi fasulli pubblicati su Facebook, che annunciavano l’apertura al pubblico raccogliendo oltre 60mila adesioni. In quell’occasione fu lo stesso Ricciardi a dichiarare di aver proceduto a denunciare gli organizzatori alla Polizia Postale.

AC