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Municipio IX: a che punto è il progetto dell’Ecomuseo della latinità

Il viaggio di Enea è stato inserito tra gli itinerari fondanti della cultura europea. Così si torna a guardare alle possibilità per rilanciare il progetto

Tratto da Urlo n.191 giugno 2021

MUNICIPIO IX – Pochi giorni fa l’epico viaggio di Enea ha avuto un importante riconoscimento. La lunga peregrinazione dell’eroe troiano che, secondo la narrazione del poeta Virgilio, girovagò per 7 anni nel Mediterraneo prima di approdare alle coste laziali e divenire progenitore delle italiche genti, è stata inserita tra i 45 tracciati che formano la base dell’identità europea. La consacrazione comunitaria del cammino dell’eroe si collega al IX Municipio, dove l’anno scorso la commissione Scuola, Cultura e Turismo ha approvato all’unanimità l’atto di indirizzo per impegnare il Presidente e la Giunta a favorire la nascita dell’Ecomuseo della latinità Ardeatina/Laurentina per promuovere il percorso delle origini latine di Roma.

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UN ECOMUSEO PER PROMUOVERE L’AMBIENTE AGRESTE

La materia è stata disciplinata dalla Legge n. 3/2017 con cui la Regione Lazio promuove, riconosce e disciplina gli ecomusei regionali. La Presidente della commissione Cultura, Alessandra Tallarico (Lega), esprime una forte critica verso la maggioranza M5S in Municipio rea, “dopo aver ricevuto l’indirizzo politico dalla Commissione, di non averlo accompagnato con gli atti necessari per renderlo operativo. Proprio in questi giorni viene portata avanti una proposta di delibera per fare entrare i musei di Roma Capitale nella rete museale nazionale. Anche gli ecomusei dovrebbero rientrare nella rete: secondo la Giunta c’è un conflitto normativo mentre il Campidoglio ci ha dato ragione – seguita Tallarico – Dispiace che, sia a livello municipale che di Roma Capitale, si sia persa un’altra occasione. In commissione capitolina non si è affatto parlato di conflitto normativo, ma si è deciso di votare la delibera, portandola così in Assemblea senza modifiche, e procedere successivamente con un atto deliberativo di giunta alla integrazione del regolamento che tenga conto della mia proposta”.

VALORIZZAZIONE DELL’AGRO ROMANO

L’assessora alla cultura del IX Municipio, Carmela Lalli, respinge le accuse, affermando che, pur nei tempi difficili della pandemia, l’attività non si è fermata, anzi c’è stata una nuova programmazione delle visite guidate gratuite promosse dal Municipio nei luoghi di rilevanza storica, archeologica, artistica, urbanistica, naturalistica, per far vivere ai cittadini il territorio come un “museo” attraverso le diverse attività e proposte di visita. L’Ecomuseo che Lalli ha in mente prevede il “costante coinvolgimento delle comunità locali, assunte non come semplici testimoni delle attività, ma come parte attiva per la costruzione della ricerca complessiva, dei piani di salvaguardia e valorizzazione, dei progetti di pianificazione del territorio”, e cita come buon esempio l’Ecomuseo Casilino, in cui la ricerca patrimoniale è stata orientata direttamente attraverso la selezione condivisa dei temi d’indagine e il censimento delle risorse culturali sviluppato direttamente dai cittadini residenti. Inoltre va considerato che la campagna copre 2/3 del territorio del IX perciò “la realizzazione del museo dell’agro romano sarebbe anche un importante strumento di contenimento della speculazione edilizia, oltre che di pianificazione territoriale e promozione di una nuova narrazione dei territori”.

TURISMO RELIGIOSO, SENTIERI E BIODISTRETTO

Anche il consigliere De Juliis di Fdi esprime amarezza per il fatto che “il nostro gruppo si è dovuto scontrare spesso con alcune rigide chiusure della giunta, oltre che posizioni pregiudiziali. La nostra idea di ecomuseo prevede uno sviluppo del turismo religioso grazie al polo d’attrazione del Divino Amore e lo sviluppo di percorsi ciclopedonali e il riconoscimento di biodistretto per i prodotti tipici. Per una guida ai sapori locali pensiamo a presìdi slow food e anche alla rivalutazione del turismo fluviale lungo le sponde del Tevere. Se pensiamo allo sviluppo avvenuto in Spagna grazie al cammino di Santiago, si potrebbe pensare ad un’analoga promozione del nostro territorio, immaginando un percorso dal Mar Tirreno fino al monte Cavo”.

PROGETTARE IL TERRITORIO

Valorizzare il territorio è un lavoro che va fatto utilizzando gli attrattori culturali ed è possibile realizzare i piani tematici solo avendo le competenze per progettare e spendere le risorse in modo efficiente”. Secondo il consigliere Pd, Lepidini, nel PNRR sono stati destinati 500 milioni per Roma e questa “è un’occasione molto importante perché nel nostro territorio ci sono molti luoghi interessanti che vanno fatti conoscere ed apprezzare, come la Valle dei Templari a Fonte Laurentina e l’Ardeatina antica, dove ci sono stati ritrovamenti dell’età preistorica. Mi candido in vista della prossima consiliatura per realizzare questi progetti, su cui i più attenti studiosi del territorio hanno già scritto, anche con spirito critico, come nel caso di Giosué Auletta, che con le sue pubblicazioni ha documentato i tanti casi in cui il patrimonio archeologico e storico locale è stato scavato, rimosso, cancellato, decontestualizzato per lasciare campo libero alla speculazione di palazzinari senza scrupoli”.

Andrea Ugolini