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Municipio IX: il Parco degli Eroi a Spinaceto in festa per famiglie in fuga dalla guerra in Ucraina

MUNICIPIO IX – Il cordone protettivo del IX municipio si stende intorno ai rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina. Martedì 12 aprile al Parco degli Eroi, cui si accede da viale Eroi di Cefalonia 53 e viale Eroi di Rodi 28, verrà premiata la migliore “Torta della Pace” realizzato dalle mamme che vorranno contribuire alla festa con un dolce. Motore dell’iniziativa è il IX municipio, che ha già animato un analogo incontro presso il centro sportivo comunale Tellene a Spinaceto la scorsa domenica 10 aprile, con il coordinamento della responsabile Roberta Manieri.

L’iniziativa del Municipio IX

A livello nazionale, l’organizzazione dell’accoglienza è affidata alla Protezione Civile, che si coordina con le regioni. Per quanto riguarda il Lazio è stato stipulato un protocollo d’intesa con la Regione per assegnare i migranti negli hotel che si sono resi disponibili per l’accoglienza, tra cui alcuni nella zona di Roma Sud. “Il IX municipio si è assunto l’onere organizzativo dell’accoglienza dei 400 migranti – ha detto l’assessora del IX municipio alle politiche sociali Luisa Laurelli (con deleghe anche alla Salute, al III Settore, alla Democrazia legalitaria) – abbiano messo in moto la rete di volontariato collegata al municipio e coinvolto l’Asl per tutelare la salute dei numerosi profughi, che necessitano di visite e assistenza specialistica, visto che ci sono anche due donne che hanno recentemente partorito. Per gli eventi sportivi e ricreativi per i bambini abbiamo chiesto aiuto anche a Croce Rossa e Caritas, le mediatrici scrivono le liste dei beni di prima necessità richiesti dai migranti e tramite il gruppo di Protezione Civile Camelot HIM facciamo gli acquisti con i fondi messi a disposizione dalla Regione Lazio”. Lo slancio solidale ha coinvolto anche il consigliere della lista civica per Gualtieri Sindaco del IX municipio Antonio Sotillo, “oltre ad accompagnare le famiglie – ha detto Sotillo – ci siamo attivati presso l’IC De Finetti per promuovere presso la scuola primaria la raccolta di succhi di frutta e merendine e trovare quaderni e oggetti di cartolibreria per i corsi di italiano. Il materiale raccolto è stato consegnato l’8 aprile presso la Protezione Civile Camelot HIM per essere immagazzinato“.

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L’associazione APS Donne For Peace  

Il gruppo di 400 rifugiati, dopo aver trovato sistemazione a Spinaceto, è entrato in contatto con l’associazione APS Donne For Peace. “Appena abbiamo saputo dell’arrivo dei profughi, io e le colleghe ci siamo subito attivate per l’accoglienza e la mediazione linguistica – ha detto la fondatrice e presidente Volha Marozava – di solito siamo abituate a lavorare con piccoli gruppi (7/8 persone) per rendere la lezione più dinamica, ma quando ci sono centinaia di stranieri come in questo caso sorge la necessità di formare classi anche di 30 persone che vengono affidate a gruppi di 4/5 mediatrici. Per strutturare il programma e scegliere i libri di testo più idonei all’attività didattica, Donne For Peace si è giovata dell’aiuto dell’associazione Il tetto, in zona Castel di Leva, che gestisce 4 case famiglia per minori e ha maturato una preziosa esperienza in questo campo con la crisi afghana”. Le operatrici di Donne For Peace sono tutte di madre lingua ucraina e si stanno attivando anche per dare supporto psicologico ai migranti, specialmente i minorenni perché, spiega ancora Marozava, “i bambini nella fascia di età 9-12 sono particolarmente a rischio oblio, perché non più curati con l’attenzione della scuola per l’infanzia e non ancora grandi per potersi organizzare da soli. Le psicologhe di madre lingua ucraina di Donne For Peace sono pronte ad accogliere con riservatezza le richieste di aiuto psicologico, però spesso non ci sono fondi sufficienti per garantire questo supporto”. Le opportunità di lavoro servono a completare la filiera della solidarietà e a questo proposito, ha osservato la vice capogruppo del PD e presidente della Commissione Pari Opportunità del IX municipio Paola Vaccari, “è uscito un bando regionale per inserire i rifugiati nel mondo del lavoro e abbiamo incaricato la stessa associazione Donne For Peace di elaborare il progetto per aderire al bando. Per dare maggior peso a questa partecipazione, il municipio scriverà una lettera di interesse, riservandosi la possibilità di patrocinare l’iniziativa, nel caso venisse richiesta“.

Andrea Ugolini