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A che punto siamo con i centri di raccolta in Municipio VIII?

Dopo lo stop a via Malfante nel 2021, a che punto è l’iter per individuare i nuovi siti sul territorio?

Tratto da Urlo n.201 maggio 2022

MUNICIPIO VIII – Con l’avvio del cantiere per la riqualificazione dell’area di via Malfante, a Navigatori, si chiude definitivamente ogni possibilità che qui possa sorgere un Centro di raccolta di Ama (anche detta Isola Ecologica). Una eventualità che sembrava tutt’altro che remota nel novembre del 2020, quando una Delibera capitolina, pensata per superare quella del Commissario Tronca del giugno 2016, aveva indicato proprio via Malfante (assieme ad altre 25 aree in tutta la Capitale) come sede del Centro di Raccolta in Municipio VIII. Dopo la mobilitazione del territorio e delle forze politiche municipali (tutte compatte contro la decisione del Campidoglio), l’Amministrazione Raggi aveva fatto un passo indietro stralciando via Malfante e lasciando il Municipio VIII senza alcuna Isola Ecologica. Nessuna novità su questo fronte nemmeno nel febbraio scorso, quando dalla Giunta Gualtieri è arrivato il via libera alla riqualificazione di due Centri (uno dei quali a Corviale, riaperto proprio in questi giorni) e alla realizzazione di 8 nuove strutture. Progetti per un totale di 32 milioni di euro (10 dal Pnrr e 22 a carico di AMA), che però non toccano il Municipio VIII.

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LO STATO DELL’ARTE

La situazione dei progetti sul territorio municipale quindi al momento resta ancora quella delineata allo stralcio dell’area di via Malfante nel 2021. Tra le prime richieste fatte allora dal Municipio, lo ricordiamo, c’era il rientro in funzione dell’area di via del Campo Boario, purtroppo non più disponibile perché dedicata al trasbordo dei rifiuti della raccolta differenziata in Municipio I. Dal Municipio VIII fanno sapere che l’area dovrà essere individuata attraverso un tavolo specifico con l’Assessorato capitolino all’Ambiente e con l’AMA. Inoltre, aggiungono da via Benedetto Croce, vista la freschissima nomina del nuovo Ad di AMA, sarà una delle priorità da sottoporre alle verifiche tecniche degli uffici di Roma Capitale e di AMA. Sicuramente, assicurano, saranno scartate tutte le aree che per valore naturalistico e sociale non possano rispondere all’esigenza del territorio di dotarsi di un sito per il recupero dei materiali. “Al momento il procedimento è fermo alla vecchia delibera dell’amministrazione Raggi – afferma l’Assessore Centorrino – Aspettiamo che il percorso venga ripreso al più presto dall’amministrazione. Intanto non lasciamo sguarnito il territorio, proseguendo con gli appuntamenti dell’Isola Ecologica mobile ad Ostiense (Ponte Spizzichino) e a Montagnola (in via Benedetto Croce) – i prossimi appuntamenti sono rispettivamente il 14 e il 29 maggio, ndr – Resta però fondamentale trovare una soluzione, perché il nostro Municipio non può restare senza un Centro di raccolta, che è uno strumento essenziale nell’ottica della riduzione dei rifiuti, del riuso e del riciclo”.

RIPRENDERE IL DIBATTITO CON I CITTADINI

Considerando l’obiettivo espresso dal Campidoglio di ottenere almeno 30 Centri di raccolta (due per Municipio), la necessità di fare presto non deve però incidere sulla qualità degli interventi. È questa l’idea espressa in questi giorni dal Vice coordinatore vicario romano di Fi, Simone Foglio, in relazione all’inizio degli interventi in via Malfante e alla apparente sospensione dell’iter di individuazione di nuovi siti sul territorio. “Fortunatamente già nella passata consiliatura si era arrivati a stralciare definitivamente via Malfante, un’area a ridosso delle abitazioni e a poca distanza dalla ASL – ricorda Foglio – Ora vogliamo capire quali siano i progetti in ballo per il Municipio VIII. Non vorremmo che su questo tema regni l’inerzia, perché l’unico risultato sarebbe quello di veder calare dall’alto progetti pensati da chi non conosce il territorio, proprio come era stato per via Malfante. Vorremmo evitare di alzare le barricate solo perché qualcuno nell’amministrazione comunale o municipale non si è preso la briga di concertare gli interventi con i cittadini e con le forze politiche municipali”.

Leonardo Mancini