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Ex Fiera di Roma: c’è l’accordo sulla riqualificazione

Bando da pubblicare entro la fine del 2023, per permettere l’avvio dei cantieri nel 2025  

Tratto da Urlo n.216 ottobre 2023

TOR MARANCIA – Per la vicenda che coinvolge i capannoni dell’ex Fiera di Roma sulla Colombo si apre un nuovo capitolo. Il 30 settembre scorso una delibera di Giunta ha approvato l’accordo tra Roma Capitale e il fondo Orchidea Srl che dà l’avvio al percorso per la riqualificazione. L’accordo prevede la completa trasformazione del sito con la demolizione degli immobili, la loro sostituzione con nuove funzioni pubbliche e private. “Siamo felici di questa delibera che dà una svolta a un’area che dal 2005 è priva di una funzione – ha dichiarato il Sindaco, Roberto Gualtieri – siamo, a oggi, in grado di dare attuazione al piano di recupero e far partire il percorso. La prima tappa sarà un concorso internazionale perché i migliori architetti e urbanisti possano realizzare un masterplan sulla base degli indirizzi dettati dall’accordo”.

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LA VICENDA

La riqualificazione parte da molto lontano e negli anni ha visto diverse prese di posizione da parte delle amministrazioni succedutesi. Dalle cubature proposte in epoca Alemanno a quelle dell’amministrazione Marino, fino al taglio nel 2016 (tutt’ora confermato) dell’ex Assessore della giunta Raggi, Paolo Berdini, con la ratifica delle attuali superfici edificabili a circa 44mila mq. L’accordo sul masterplan “ATO-R ex Fiera”, che era già stato approvato con variante urbanistica a fine del 2020 (sempre sotto la Raggi), è arrivato con la Orchidea Srl, proprietaria dell’area, solo a dicembre 2021. La precedente proprietà, la Investimenti Spa (partecipata di Camera di Commercio al 61%, Regione al 20% e Comune al 19%), aveva infatti impugnato la delibera capitolina di Berdini sul taglio delle cubature, che avrebbe diminuito gli introiti derivanti dall’operazione. L’impugnazione non era però stata accettata durante il contenzioso, così si era proceduto alla vendita e all’avvio di questo nuovo capitolo.

L’ACCORDO DI TRASFORMAZIONE

L’accordo prevede, su un’area di circa 76mila mq, che ci sia una superficie edificabile (SUL) di oltre 44mila mq, così suddivisa: l’80 % (oltre 35mila mq) destinati a uso abitativo, di cui oltre 7mila mq vincolati all’housing sociale; il 20% (oltre 8.800mq) non residenziale, di cui 6.800mq a servizi direzionali e 2.000mq a commerciale. Sono previsti anche 12.546 mq di verde pubblico, più circa 12.766 mq di Roma Capitale, lungo la fascia di via Cristoforo Colombo, 9.471 mq per servizi pubblici, 2.368 mq per parcheggi pubblici e 6.123 mq di parcheggi asserviti all’uso pubblico. “Il recupero – ha spiegato l’Assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia – ha avuto una storia travagliata, ci sono state diverse delibere e abbiamo una grande volontà di partire velocemente. Finalmente ci sono le condizioni per avviare la rigenerazione urbana: restituiremo alla città 7 ettari di housing sociale e 25 ettari di verde attrezzato. Sarà costruito un nuovo quartiere all’avanguardia, con una attenzione all’integrazione sociale, poiché inseriamo cento appartamenti a un canone calmierato, che si aggiungono a quelli di piazza dei Navigatori, in un quartiere molto prestigioso”. L’accordo prevede l’indizione di un concorso per la selezione del masterplan per la redazione del piano urbanistico esecutivo. Il bando per il concorso sarà pubblicato entro la fine del 2023 mentre la comunicazione del progetto vincitore è prevista per la primavera del 2024, infine l’avvio dei lavori nel 2025.

LE POSIZIONI DEL TERRITORIO

Il Municipio VIII in questi anni è stato assolutamente protagonista della vicenda, con decine di atti, interrogazioni e sedute di Consiglio e Commissioni che si sono concentrate sull’area. “Finalmente un programma definito per l’ex Fiera che dal 2005 attende una vera riqualificazione. Una operazione privata sotto il controllo pubblico in tutti i passaggi – spiega il minisindaco Amedeo Ciaccheri – Soprattutto c’è l’idea di dedicare gli spazi pubblici e i servizi pubblici al mondo dell’infanzia, l’idea di progettare un luogo e dei servizi che guardano alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi: gioco e formazione sui modelli di urbanistica e pedagogia più avanzati a livello europeo. Restituendo infine finalmente servizi pubblici per il quartiere di Tor Marancia”. Gli fa eco l’Assessore municipale all’Urbanistica, Luca Gasperini, che ringrazia “l’amministrazione per tutti gli sforzi fatti in questi due anni per instradare il percorso amministrativo che porterà alla riqualificazione di quest’area così importante per il territorio”. Ringraziamenti arrivano anche dalla consigliera Pd e presidente della commissione municipale Urbanistica, Eleonora Talli, che aggiunge: “Con la commissione vigilerò affinché l’area della Fiera, anche quella di Piazza dei Navigatori e le opere di Tor Marancia, siano consegnate nei tempi previsti per riqualificare finalmente un quadrante da troppo tempo degradato”. Il Consigliere Marco Merafina del M5S punta a rimarcare l’apporto dell’amministrazione Raggi, che con la delibera del 2020 ha posto le basi alla riduzione delle cubature promossa dall’Assessore Berdini: “Già a quel tempo erano stati definiti il perimetro di intervento, le funzioni ammissibili e l’individuazione del masterplan attraverso un concorso internazionale di progettazione, fondamentale per selezionare i progetti migliori e quindi garantire la qualità delle trasformazioni – spiega Merafina – Nulla di questo è cambiato con la nuova amministrazione che, invece di attribuirsi meriti non suoi, ci dovrebbe spiegare il perché di tutti questi ritardi dal 2021 ad oggi”. Dal gruppo locale di FdI parlano dell’importanza di vigilare sul procedimento: “Non possiamo consentire che si ripeta il fallimento delle nuove edificazioni di Piazza dei Navigatori, con gli oneri utilizzati altrove e male. Stimoliamo al confronto nelle sedi consiliari affinché vi sia la dovuta trasparenza sulla progettazione e sull’attuazione”. Da Azione, la consigliera Simonetta Novi, sottolinea come il ridimensionamento delle cubature sia un sicuro “buon segno”, soprattutto “in un municipio dove ci sono già troppe cementificazioni private in corso che porteranno altri gravi problemi di mobilità: la sostenibilità sociale ed ambientale dovrebbe essere al primo posto”. Infine anche il nuovo gruppo di Fi, formatosi appena poche settimane fa, con i consiglieri Caterina Benetti e Matteo Bruno, si dice a favore di una “riqualificazione vera di un’area abbandonata. Si faccia evitando speculazioni, colate di cemento e mancata partecipazione – e ancora – Fino ad oggi sono state solo promesse, se la sinistra che governa il municipio da 30 anni decide finalmente di fare sul serio, noi non ci tireremo indietro e faremo la nostra parte”.

Leonardo Mancini