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Garbatella: il Farmer’s Market di via Passino è chiuso da un anno

Gli attivisti del CSA La Strada portano una torta di compleanno in Assessorato: “Quello dell’abbandono è stato un ‘regalo’ per il quale non si sarebbero dovuti disturbare”

GARBATELLA – È passato un anno dalla chiusura del Farmer’s Market di via Passino il 23 novembre del 2019. Un anno durante il quale gli operatori sono stati spostati nell’ex deposito ATAC di San Paolo, mentre lo storico mercato di Garbatella è rimasto chiuso. La chiusura del mercato è arrivata a causa della scadenza dell’affidamento e per la necessità di effettuare alcuni lavori di messa a norma della struttura. Il Comune non volle cedere e non si riuscì ad ottenere una proroga in attesa del bando. Pensare che una gara venne effettivamente pubblicata nel dicembre del 2019, solo per essere revocata in autotutela dal Comune nel gennaio seguente. Da quel momento in poi tutto tace.

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SI ‘FESTEGGIA’ UN ANNO DI CHIUSURA

Quest’oggi però gli attivisti del vicino Centro Sociale La Strada hanno voluto ‘festeggiare’ il primo anno di chiusura del mercato, portando una torta di compleanno davanti la sede dell’Assessorato al Patrimonio in piazza Giovanni da Verrazzano. “In un contesto come quello pandemico e di crisi che stiamo vivendo, dove piccoli commercianti sono costretti a chiudere e ad arricchirsi è sempre di più la grossa produzione, dove interi nuclei familiari si trovano in difficoltà economica, dove la mancanza di spazi adeguati fa chiudere luoghi di studio e cultura, quei locali avrebbero potuto essere una risorsa importante per tutto il territorio rimettendo in campo il mercato o riadattandoli temporaneamente per usi diversi”, scrivono gli organizzatori della manifestazione in una nota.

UN’OCCASIONE PERSA

Secondo gli attivisti del CSOA La Strada, questa struttura nei mesi scorsi avrebbe potuto rappresentare un punto centrale (ed in piena sicurezza) per la “raccolta e ridistribuzione di beni di prima necessità alle famiglie in difficoltà. Una casa per tutti quei commercianti con piccoli spazi, che oggi si trovano costretti a chiudere perché non in grado di garantire il distanziamento fisico – e ancora – Un centro per la sostenibilità, con iniziative per un’alimentazione sana e km0, con un parcheggio bici e una ciclofficina per una mobilità più pulita, con un impianto fotovoltaico per autoprodurre l’energia necessaria al sostentamento della struttura e per aiutare le palazzine vicine a ridurre le bollette. O più semplicemente, quello che è sempre stato, un mercato coperto, luogo di socialità, aggregazione e scambio”.

NESSUNA PROSPETTIVA

La critica ancora una volta è all’immobilismo dell’amministrazione centrale nei confronti di questa vicenda che, dopo gli operatori storici delocalizzati in sede impropria in via Santa Galla, vede ancora una volta i banchi spostati altrove senza alcuna certezza di rientro. A tutto quello che il mercato di via Passino avrebbe potuto offrire in questi mesi così difficili “l’amministrazione Raggi – concludono gli attivisti – ha preferito contrapporre il nulla, l’abbandono, lo svuotamento di un mercato per tanti importante, senza una proposta alternativa, tanto meno un margine minimo di coinvolgimento della cittadinanza. Quello dell’abbandono è stato un ‘regalo’ per il quale non si sarebbero dovuti disturbare”.

LeMa