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Il punto sulla Tramvia Tangenziale Sud in Municipio VIII

Si accende il dibattito in Municipio sui pareri forniti dai tecnici

Tratto da Urlo n.218 dicembre 2023

MUNICIPIO VIII – Si torna a parlare della Tramvia Tangenziale Sud, e più nello specifico del suo tracciato. Questa linea dovrà andare a prolungare l’attuale asse che collega le stazioni di Ponte Mammolo (Metro B) con Subaugusta (Metro A) lungo via Togliatti. Collegando quindi piazza di Cinecittà con Laurentina (Metro B) e con la Stazione Trastevere, passando per viale Appio Claudio, attraversando il parco dell’Appia Antica e via di Vigna Murata (raggiungendo Laurentina, ipotesi non prevista dal PUMS), procedendo anche in diramazione su via Grotte d’Arcaccio verso Tintoretto, Ballarin e via di Grotta Perfetta, attraverso la nuova viabilità dell’ex I-60. Passando su via Carpaccio e via Accademia degli Agiati, attraversando poi la Colombo in direzione di via Severo e via Tito, per poi procedere su via Giustiniano Imperatore verso la Stazione Metro San Paolo, incrociare viale Marconi, superare il ponte e arrivare a Trastevere.

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LA CONFERENZA DI SERVIZI

Lo scorso maggio si è conclusa la Conferenza di Servizi Preliminare, in forma semplificata ed in modalità asincrona, durante la quale sono stati raccolti i pareri necessari alla stesura del progetto definitivo. Ma è proprio su uno di questi pareri che in queste settimane si starebbe accendendo una polemica. È infatti il documento inviato alla Conferenza di Servizi da parte del Municipio VIII ad aver innescato alcune critiche e un dibattito scoppiato sui social. Le accuse rivolte agli uffici del Municipio VIII sarebbero quelle di aver dato un parere negativo al tracciato del tram sul suo territorio, perché in alcuni punti ridurrebbe la carreggiata e quindi lo spazio destinato alle automobili.

LA POSIZIONE DEL MUNICIPIO

Una posizione della quale abbiamo voluto chiedere conto all’Assessore municipale alla Mobilità, Luca Gasperini: “Quanto affermato in questi giorni non risponde al vero – ci spiega – i tecnici, e non la parte politica, hanno emesso il parere concentrando le loro osservazioni su tre punti del tracciato”. In particolare nel documento si parla del tratto di via Severo, tra la Colombo e via Tito, e di via Accademia degli Agiati. In questo caso i tecnici hanno parlato della necessità di considerare un itinerario alternativo, visto che la riduzione ad una sola carreggiata potrebbe complicare la viabilità dell’area. Altro elemento sul quale insite il documento, dando solo in questo caso il parere contrario, è il passaggio su via Vittore Carpaccio. Il motivo di questa contrarietà starebbe nel progetto (in corso di avvio) per la Pista ciclabile Grotta Perfetta-Appia Antica che non sarebbe stata considerata nel progetto della tramvia. Per tutto il resto del tracciato rientrante sul territorio del Municipio VIII invece il parere dato è favorevole. “Le questioni sollevate – aggiunge l’Assessore Gasperini – sono di natura tecnica e puntano a migliorare la viabilità della zona anche attraverso il passaggio del tram. Dire che il Municipio VIII è contrario a questa linea non solo non è vero, ma rispecchia una lettura quantomeno parziale dei documenti”. Nel testo inviato dai tecnici dell’VIII naturalmente non vengono avanzate ipotesi per superare le criticità evidenziate. “Non è questo lo scopo del parere, sarà il Dipartimento a rivedere eventualmente il tracciato – aggiunge Gasperini – Voglio ricordarlo, il parere dato dagli uffici del Municipio, seppur obbligatorio, non è vincolante e comunque mira ad osservazioni per la massima funzionalità dell’opera. In ogni caso voglio ribadire la massima volontà dell’amministrazione municipale nella realizzazione di questo progetto”.

LA NECESSARIA COMUNICAZIONE

Su questa vicenda ha preso la parola anche la consigliera municipale di FI, Caterina Benetti, puntando il dito sulle criticità che hanno prodotto queste incertezze: “Siamo sorpresi che gli uffici tecnici manifestino perplessità sul progetto e, soprattutto, della mancanza di una valida alternativa fornita della Giunta Municipale – afferma Benetti – Continua la confusione tra il lavoro capitolino e quello municipale; come sempre, gli unici che rischiano di pagarne il prezzo sono i cittadini romani. Auspichiamo che il Municipio, come ente di prossimità, si attivi per fornire soluzioni concrete e dare risposte ai cittadini”. Probabilmente in uno stadio più avanzato di questa progettualità sarà necessario l’incontro capillare di tutte le realtà locali toccate dal progetto. Immaginiamo, e speriamo solo di anticipare la volontà dell’amministrazione, una serie di incontri pubblici con i cittadini, i comitati e le associazioni di ogni territorio che verrà attraversato dalla tramvia. Solo in questo modo si potranno superare perplessità, criticità e malintesi.

Leonardo Mancini