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Ottavo Colle: a breve il parco del Tintoretto sarà ripristinato

Proseguono gli interventi, mentre si attende l’esito della Conferenza di Servizi per lo stralcio definitivo della strada

Tratto da Urlo n.204 settembre 2022

OTTAVO COLLE – Sono terminati alcuni degli interventi avviati a fine luglio sull’area di cantiere di Vigna Murata, tra via di Grotte d’Arcaccio e via Andrea di Bonaiuto. Lavori che fanno parte del Programma di trasformazione Urbanistica Vigna Murata e che hanno visto la creazione di un passaggio pedonale sicuro su Vigna Murata per gli studenti degli Istituti di via Morandini e, nei prossimi mesi, il completamento della sistemazione del parco lungo via Giambattista Gaulli.

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LA TRASFORMAZIONE URBANISTICA

Il Programma di Trasformazione Urbanistica Vigna Murata in origine prevedeva, oltre ad alcuni edifici residenziali, anche uno store Esselunga, un asilo e una strada di collegamento tra via del Tintoretto e via di Vigna Murata a 4 corsie che avrebbe deturpato il Parco del Tintoretto. Nel novembre del 2019, a seguito delle molte proteste del Municipio VIII e dei cittadini, anche il Campidoglio si era schierato contro la costruzione della strada, votando all’unanimità una Delibera (71/2019) per rivedere la Convenzione urbanistica, stralciandola. Da quel momento in poi però l’intervento si è fermato, lasciando il parco devastato dagli scavi (che nel frattempo erano partiti) per la realizzazione della strada e la viabilità di Vigna Murata pesantemente compromessa (da deviazioni dovute alla presenza di cantieri). Lo scorso giugno l’Assessore capitolino all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, aveva spiegato al nostro giornale che lo stralcio della strada ha eliminato alcune opere già appaltate, rendendo necessario uno stop per una rimodulazione economica e per realizzare una convenzione integrativa.

LO STATO DELL’ARTE

Superata la pausa estiva abbiamo voluto chiedere conto all’Assessorato di quanto si è riusciti a realizzare e di quali saranno gli obiettivi per i prossimi mesi, sia dal punto di vista amministrativo (per lo stralcio definitivo della strada) che da quello dei cantieri e della sistemazione dell’area (tanto attesa dai cittadini). Dall’Assessorato capitolino ci è stata riferita la partenza della Conferenza di Servizi per la variante urbanistica, necessaria sia allo stralcio della strada che per altre piccole modifiche progettuali. Un procedimento che si dovrebbe chiudere nei prossimi mesi. Intanto, come detto, si è già realizzato il passaggio pedonale su via di Vigna Murata, necessario per permettere agli studenti degli istituti scolastici di via Morandini di raggiungere le scuole e i mezzi pubblici in completa sicurezza. Una richiesta che arrivava dai genitori e dai rappresentanti degli studenti, che è stata immediatamente fatta propria anche dal Municipio VIII e dall’assessorato locale all’Urbanistica. L’intervento non ha visto un restringimento della carreggiata (che avrebbe portato ulteriori disagi alla viabilità), bensì un arretramento dell’area di cantiere. Sempre dall’Assessorato infine danno conto degli interventi necessari al ripristino del parco reso impraticabile dagli scavi che dovevano essere propedeutici alla realizzazione della strada. Nei prossimi mesi (probabilmente tra ottobre e novembre) si procederà a ripristinare il manto erboso e le essenze arboree che erano state eliminate. L’attesa per questo intervento è dovuta alle necessità botaniche per assicurare l’attecchimento delle nuove piante.

I FONDI RECUPERATI

Lo stralcio del progetto della strada di collegamento ha naturalmente liberato alcuni fondi che dovranno essere recuperati e fatti ricadere sul quadrante o perlomeno sul territorio municipale. Già nei mesi scorsi non sono mancate le richieste per l’istituzione di un processo partecipativo per decidere l’utilizzo di questi fondi, così da incontrare le aspettative e le necessità della cittadinanza. Al momento non è ancora chiaro l’ordine temporale entro cui sarà possibile far partire queste consultazioni, ma la speranza è che i cittadini del quartiere vengano ripagati degli anni in cui il parco è stato chiuso e i cantieri bloccati.

Leonardo Mancini