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Parte la progettazione per riaprire via Giulio Rocco

Il ponticello ferroviario è chiuso al traffico dal 2016: finalmente passi avanti verso la riapertura

Tratto da Urlo n.172 Ottobre 2019

GARBATELLA

Dal 30 ottobre 2016 (data del tremendo terremoto che ha sconvolto il Centro Italia) il ponticello ferroviario di via Giulio Rocco è chiuso al traffico in attesa di lavori di assestamento strutturale. Così l’importante collegamento tra via Ostiense e la Garbatella da quasi tre anni non è più percorribile. L’intero flusso di traffico si è spostato sul Ponte Spizzichino, mentre il quadrante ha subito alcune modifiche nella gestione dei sensi di marcia. Come se non bastasse, in questo tratto, i convogli della Metro B e della Roma-Lido sono costretti a rallentare (fino a 30 km/h) per limitare le vibrazioni.

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TEMPI LUNGHI

Ma come è possibile che la chiusura di una strada in una zona così trafficata (basti pensare che confina con la Facoltà di Giurisprudenza di Roma Tre) possa protrarsi per così tanto tempo? In questi anni non sono mancate le manifestazioni e le richieste di chiarimenti. Molti gli atti votati in Municipio VIII e i sit-in organizzati dalle forze politiche d’opposizione (Forza Italia e Lega in primis), ma le lungaggini burocratiche hanno sempre prevalso. Lacci e lacciuoli hanno infatti impedito l’agilità di questo processo amministrativo, con una fenomenale sovrapposizione di competenze che ha visto coinvolti il Municipio VIII, il Comune, l’Atac e persino la Regione Lazio (proprietaria della Roma-Lido). Una vicenda che si è andata via via complicando sia per i costi degli interventi (fin qui stimati ancora in 1,5 milioni di euro) che per decidere chi alla fine avrebbe dovuto ‘staccare l’assegno’.

PROGETTAZIONE E PROSSIMI PASSI

Ora qualcosa sembra essersi finalmente mosso e i primi passi verso la normalizzazione di questa vicenda sono stati compiuti. È stata infatti da poco assegnata la gara per la progettazione dell’intervento della quale davamo notizia già lo scorso gennaio, quando, dopo le voci di una necessaria ricostruzione, si era passati a parlare di una meno invasiva opera di messa in sicurezza. Sono 77 mila euro i fondi assegnati per la produzione di un progetto. Alla gara hanno partecipato due ditte, anche se una di esse è stata esclusa per mancanza di documentazione. L’elaborato dovrebbe arrivare per l’inizio del prossimo anno (circa 80 giorni) e comprendere un impalcato in acciaio con le strutture portanti in cemento armato. Sarà l’Atac l’ente predisposto alla esecuzione degli interventi e le spese di realizzazione saranno divise al 50% tra Comune e Regione. Per la fine del 2020 è prevista, oltre alla presentazione del progetto, anche l’aggiudicazione dei lavori, mentre dal Comune ipotizzano che i cantieri potrebbero terminare nel secondo semestre del 2021.

LE REAZIONI

In questi anni di chiusura non solo la politica ha chiesto conto dei ritardi, anche molti cittadini residenti nel quadrante assieme ai commercianti di via Giulio Rocco hanno più volte chiesto conto dell’insostenibile lentezza di questo procedimento che, a detta del M5S locale, non risulta essere un unicum sul territorio romano: “Ora finalmente abbiamo una sicurezza, la fase progettuale è stata assegnata – afferma il capogruppo penta-stellato, Enrico Lupardini – Con tutte le difficoltà che ci sono state per realizzare questa procedura di gara, così come per tante altre in tutta Roma, mi chiedo come si facesse prima… possibile che solo in questa Amministrazione spuntano problemi ad ogni angolo? O magari si effettuavano solo meno controlli?”. Intoppi burocratici, lentezze amministrative e procedure di gara rugginose hanno sicuramente avuto il loro ruolo nei tempi di questa vicenda sulla quale, secondo il minisindaco, Amedeo Ciaccheri, “sono stati accumulati troppi ritardi. Ora verificheremo che vengano effettuati tutti i necessari passaggi per portare a compimento la ristrutturazione. La popolazione che insiste su quel quadrante non vuole altre risposte se non un iter e delle tempistiche certe. Purtroppo al momento il cronoprogramma ancora non è chiaro, anche se la fase progettuale sembra essere stata definitivamente messa al sicuro – aggiunge – Ora ci impegneremo ad immaginare funzioni alternative per questa strada in attesa della riapertura, magari anche in relazione al centenario della Garbatella”. Centenario o meno, dal centrodestra la richiesta è quella di maggiore trasparenza, otre che di certezze nei tempi e nelle decisioni dell’amministrazioni: “Le prese in giro e gli annunci infondati non sono più sopportabili – afferma il consigliere Simone Foglio – soprattutto su una vicenda così delicata e che, per le colpe di molti, si trascina veramente da troppo tempo. Ci sono attività commerciali in quell’area che stanno soffrendo terribilmente e cittadini esasperati dall’immobilismo di queste amministrazioni”.

Leonardo Mancini