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Ponte di Ferro: chiusura dal 24 luglio per 14 mesi

Tratto da Urlo n.214 luglio 2023

OSTIENSE-MARCONI – Il Ponte di Ferro verrà chiuso dal 24 luglio e resterà interdetto alla circolazione per circa quattordici mesi, fino al settembre del prossimo anno. Una prospettiva che mette non poco timore, soprattutto dal punto di vista del traffico che aumenterà su alcune delle direttrici limitrofe, su entrambe le sponde del Tevere. Una situazione che i cittadini del quadrante hanno già vissuto (anche se per un periodo limitato) durante la chiusura a seguito dell’incendio del 2 ottobre 2021. In quell’occasione la riapertura, così come spiegato dall’Assessora capitolina ai Lavori Pubblici, Ornella Segnalini, era stata concessa con un limite di carico a 3,5 tonnellate e comunque per non più di 5 anni. Una decisione, imposta dalle normative dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova, che avrebbe portato alla chiusura definitiva del Ponte dell’Industria nel 2026. L’intervento in programma invece restituirà un ponte rinnovato nei materiali, ma con lo stesso aspetto attuale, ma soprattutto più grande e più performante.

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GLI INCONTRI CON I CITTADINI

In due incontri con i cittadini dei territori coinvolti l’Assessora Segnalini ha sottolineato come i lavori avranno un costo di circa 8 milioni di euro (5 dei quali arrivano dal Bilancio Comunale, mentre i restanti sono fondi giubilari), per poi aggiungere che “fin dall’inizio avevamo deciso che avremmo fatto passare sul ponte l’autobus, i pedoni e i disabili”. Dopo l’intervento infatti la larghezza del ponte verrà portata da 7 a 11 metri (permettendo appunto il passaggio dei bus, ad oggi vietato, ndr), mentre sarà realizzata esternamente una passerella per il passaggio di pedoni, disabili e biciclette portate a mano. Una seconda passerella, aggiunge Segalini, sarebbe allo studio con la Soprintendenza: la sua realizzazione permetterebbe anche un passaggio ciclo-pedonale. “Intanto posso assicurare che la ciclabile lungo il Tevere non verrà chiusa durante l’intervento”, chiude l’Assessora. I lavori dovrebbero terminare a settembre 2024, per impattare, come spiegato, su un solo anno scolastico. Nello stesso ciclo di incontri l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, ha parlato di quale sarà l’apporto di un ponte riqualificato alla rete del trasporto pubblico, con una direttrice che si apre da Corviale lungo la Portuense in direzione di piazzale dei Partigiani. Tuttavia 14 mesi di chiusura porteranno disagi: “Ci saranno sovraccarichi di traffico – afferma Patanè – Miglioreremo le fasi semaforiche e cercheremo di mitigare, ma bisogna dirci la verità, ci sarà un aumento del traffico su alcune direttrici. Comunque il quadrante sarà rivoluzionato dalle migliorie”. In particolare si parla di aumenti del traffico che in alcuni orari e sulle direttrici principali (lungotevere, Ponte Marconi, Ostiense e Ponte Testaccio) potrebbero toccare anche il 45%.

IL MUNICIPIO XI

Il primo incontro con i cittadini si è svolto il 3 luglio in Municipio XI. In merito all’intervento il Presidente Gianluca Lanzi ha commentato: “Siamo consapevoli che il periodo di chiusura provocherà disagi, ma al termine dei lavori avremo una infrastruttura più sicura, moderna, utile e decorosa”. Su questo territorio già durante la prima chiusura vennero realizzati alcuni interventi sul lungotevere per migliorare la viabilità. Intanto in questi giorni si sta effettuando una manutenzione di Ponte Marconi, l’infrastruttura che maggiormente sosterrà il traffico. Sul quadrante restano però altre criticità che potrebbero concorrere a rendere difficile la circolazione. Dalle opposizioni si guarda al cantiere del PUP di piazza della Radio. È il consigliere di FdI Marco Palma a comunicare di aver richiesto agli assessorati la documentazione su lavori e ritardi. In particolare, spiega Palma, sulle eventuali penali. I lavori, stando alle informazioni comunicate all’apertura dei cantieri, si dovrebbero concludere entro il 2024: “I ritardi non mancano – commenta Palma – Il cantiere continua ad incidere sulla sede stradale, creando traffico che si sommerà a quello della chiusura del ponte, da settembre saremo nel caos”. Tutte le criticità, conferma il capogruppo di FdI, Valerio Garipoli, “si sommano al cantiere del PUP che procede a rilento (senza ancora un gruppo di lavoro per la progettazione partecipata alla nuova piazza) e alla nuova corsia preferenziale di Portuense di prossima apertura – e ancora – Assurdo non coordinare gli interventi”. C’è poi da sottolineare che su viale Marconi insiste anche un’altra progettualità, richiamata anche dall’Assessore Patanè negli incontri: la linea tramviaria Marconi-Appia Antica-Subaugusta. Un progetto che insieme ad altre sei linee sarebbe al momento al vaglio di una Conferenza di Servizi preliminare e che potrebbe vedere la luce entro il 2030. Sembra infatti essere stato superato il vecchio progetto di preferenziale (bloccato dai ricorsi dei gestori delle stazioni di servizio del viale). In ogni caso difficilmente nei prossimi 14 mesi si potrebbe vedere iniziare un intervento di questo tipo, che sicuramente avrebbe creato ulteriori problemi alla viabilità.

IL MUNICIPIO VIII

L’appuntamento in Municipio VIII si è svolto il 4 luglio, in quell’occasione il Presidente Amedeo Ciaccheri ha ricordato come il ponte rappresenti “un oggetto da tutelare, un bene vincolato dallo Stato da salvaguardare nella sua forma e nella sua storia. Questo – spiega – ha rappresentato un aggravio di difficoltà per l’amministrazione, un lavoro lungo per ottenere un ponte funzionante, riqualificato e migliorato strutturalmente prima dell’inizio dell’evento giubilare”. Nel caso del Municipio VIII l’asse che maggiormente dovrà sostenere il traffico derivante dalla chiusura è quello di via Ostiense. Naturalmente anche in questo caso l’Agenzia per la Mobilità ha preparato un piano per la segnaletica provvisoria (che dovrebbe essere installata nei prossimi giorni) e per un riordino dei tempi semaforici, soprattutto in alcuni incroci come quello con via del Porto Fluviale. Dall’opposizione però si torna a chiedere maggior chiarezza sull’intervento, sia sulla questione della nuova ciclabile su via Ostiense (i cui lavori non verranno interrotti) che dal punto di vista progettuale: “Bene venga la riqualificazione – afferma il capogruppo di FdI, Franco Federici – Ma servono delle soluzioni alternative per la viabilità, serve un piano definito. Inoltre noi consiglieri vorremmo vedere i progetti che non ci sono stati ancora mostrati nonostante le nostre richieste agli assessorati e in commissione”.

Leonardo Mancini