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Rifiuti: anche il Municipio VIII si esprime sul termovalorizzatore

Approvati due atti della Lista Calenda e del Pd sull’impianto annunciato dal Sindaco Gualtieri

Via Pellegrino Matteucci

MUNICIPIO VIII – Nella mattinata di ieri il parlamentino di via Benedetto Croce ha trattato il tema del termovalizzatore di Roma, l’impianto annunciato dal Sindaco Gualtieri e che dovrebbe arrivare a trattare fino a 600mila tonnellate di rifiuti l’anno. Un impianto del quale al momento si conosce poco, perfino l’area in cui dovrebbe essere realizzato non è ufficiale, nonostante diverse indiscrezioni parlino di un sito a Santa Palomba nel Municipio IX. Unica cosa certa è la volontà del primo cittadino di realizzare l’impianto entro il Giubileo del 2025, obiettivo accettato anche dai due atti approvati in Municipio VIII e presentati rispettivamente dalla Lista Civica Calenda e dal Partito Democratico.

GLI ATTI APPROVATI

Sono due i documenti che hanno visto il voto positivo dell’Aula (seppur con alcuni distinguo). Il Primo firmato dai consiglieri del Pd punta sul miglioramento del sistema di raccolta, sull’aumento della differenziata, sulla la realizzazione dell’Ama di municipio, sull’economia circolare, sulla diminuzione della Tari e sull’individuazione delle “Best available techniques” (tecnologie migliori disponibili) “nello studio e nella progettazione del futuro termovalorizzatore”. Quest’ultimo punto è stato ripreso anche nel testo presentato dalla Lista Civica Calenda, sottolineando inoltre la necessità di garantire un’alta qualità architettonica dell’impianto e il recupero dei materiali presenti nelle ceneri prodotte, oltre alla cattura della CO2 emessa. Ultimo punto espresso nel documento riguarda il monitoraggio ambientale dell’area attorno all’impianto, oltre alla costante comunicazione e interazione con la comunità locale.

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LA VOTAZIONE IN AULA

I due atti sono stati entrambi votati positivamente dagli esponenti della Lista Civica Calenda e da quelli del Pd, mentre hanno votato contro i consiglieri del M5s e quelli di Sinistra Civica Ecologista (SCE). Infine dalla Lista Civica Gaultieri c’è stata l’uscita dall’Aula sul voto al testo del Pd e la contrarietà sull’altro. Nella seduta del Consiglio era stato presentato anche un altro documento firmato dai consiglieri di FdI che però è stato bocciato dalle altre forze politiche. È il capogruppo, Franco Federici, a parlare del testo: “Il nostro atto prende le mosse da un documento redatto da alcuni tecnici che conferma il possibile impatto ambientale di questo impianto – spiega Federici – Noi abbiamo proposto la tecnologia del gassificatore, invece il nostro documento è stato bocciato. Siamo ad un punto critico dovuto solo a dieci anni di immobilismo. Ci si deve sbrigare a ripulire la città”.

LE REAZIONI

Questa divisione sul voto all’interno della maggioranza non è di certo sfuggita ai membri dell’opposizione. In primis è la capogruppo della Lista Calenda, Simonetta Novi, a sottolineare come “solo il PD e la Lista Calenda Sindaco di VIII Municipio hanno dimostrato, con l’approvazione delle due mozioni, di essere dalla parte del Sindaco. Siamo quindi di fronte all’evidenza spaccatura sia della maggioranza che sostiene il Sindaco e sia della maggioranza PD-Sinistra Civica-Civica Gualtieri che sostiene il minisindaco Ciaccheri – seguita Novi – Quest’ultimo da una parte invoca sui giornali l’arrivo dell’esercito per farsi bello davanti ai suoi elettori, mentre dall’altra ritira il suo sostegno ad un Sindaco che per primo ha il coraggio di fare ciò che troppi prima di lui hanno disatteso, lasciando o a Malagrotta o a migliaia di camion in viaggio verso il nord di Italia il compito di trattare i rifiuti di Roma”. Dal M5s il capogruppo Marco Merafina parla di una “brutta pagina per il Municipio VIII. Anche se il Municipio non ha competenze sulla questione il Pd ha appoggiato l’atto della Lista Calenda e viceversa. Il Pd in maggioranza è rimasto da solo, mentre le altre forze hanno votato contro. Noi del M5s ci siamo opposti ad entrambi i documenti semplicemente anche gli inceneritori di ultima generazione hanno 25% di residui di polveri piene dei metalli pesanti da mandare in discarica. Per non parlare dei filtri e dell’emissione della CO2 – seguita Merafina – L’emergenza rifiuti è tale che qualche cosa va fatta, serve un impianto di trattamento ma la termovalorizzazione è superata. L’Europa nel 2026 punirà chi inquina e noi avremo termovalorizzatore ancora in corso di realizzazione, perché è chiaro che non sarà pronto per giubileo del 2025. Perchè non si vogliono scegliere tecnologie alternative come l’ossicombustione? Questo tipo di impianti esistono già ad esempio a Gioia del Colle e funzionano benissimo senza rifiuti in discarica e senza emissioni”. Infine dalla Civica Gualtieri il capogruppo Roberto Falasca ha sottolineato come l’istituzione municipale non abbia in questo caso potere decisionale: “Penso sia prematuro portare un atto in Consiglio quando in Comune non c’è ancora alcun documento ufficiale. Noi come consiglieri municipali aspettiamo la decisione del Sindaco e poi daremo il nostro parere – seguita Falasca – Ora si deve partire dai territori con la raccolta differenziata e con i centri di raccolta, a breve chiederemo una isola ecologica fissa e l’aumento dei territori serviti dal porta a porta e da mini domus ecologiche nei quartieri dove è possibile realizzarle”.

Leonardo Mancini