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Rimossa la scritta ‘Vota Garibaldi’, il Comune si difende: è stato un errore

Durissime le repliche da parte del Municipio. Dal Campidoglio la rassicurazione: sarà ripristinata

GARBATELLA – Non si fermano le prese di posizione contro la cancellazione della scritta ‘Vota Garibaldi’ dal muro del lotto 27 di via Brollo alla Garbatella. Il motto, scritto nel 1948 per invitare i cittadini al voto per il Fronte Popolare, nel 2004 aveva addirittura subito un restauro. Una targa posta a pochi centimetri commemora l’avvenimento, mentre una piccola tettoia è stata posta a protezione dalle intemperie. Nulla di tutto questo è bastato per dissuadere la squadra del decoro urbano del dipartimento SIMU di Roma Capitale che quest’oggi ha cancellato la storica scritta con una passata di vernice.

UN SEMPLICE ERRORE – Dal Comune di Roma è una nota a cercare di spiegare i fatti. La scritta, si legge, “non andava cancellata e il Campidoglio non ha mai dato disposizioni in tal senso”. Secondo il quanto riportato dal Campidoglio: “La rimozione è dovuta all’errore di un addetto della ditta appaltatrice del servizio per il decoro urbano del dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana: recatosi sul posto su richiesta della Polizia Locale, per cancellare dei graffiti ingiuriosi, di propria iniziativa ha rimosso anche quella storica scritta. Il dipartimento interessato ha già avviato le procedure per ripristinarla mediante un appropriato restauro”.

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LE REAZIONI – Immediate le reazioni del presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, dell’assessore alla Cultura, Claudio Marotta e dell’ex minisindaco Massimiliano Smeriglio, che della scritta aveva curato il restauro nel 2004. tutti concordi nel condannare questo atto e nel richiedere l’immediato ripristino della scritta. “Oggi il Comune di Roma elimina un pezzo di storia della Garbatella – commenta il capogruppo municipale del Pd, Claudio Mannarino – Ciò è avvenuto senza nessuna comunicazione al Municipio VIII e nella piena autonomia della Sindaca Raggi. La cosa assurda è che la scritta era protetta da una tettoia e una targa che ne indicava il valore storico. Auspichiamo a nome di tutta la cittadinanza – conclude – che la scritta possa essere recuperata al più presto a seguito di un restauro”.

UN FATTO GRAVISSIMO – L’azione è stata condannata anche dal consigliere municipale di Fi, Simone Foglio: “Dare la colpa ad un addetto non può bastare ad allontanare la colpa di chi gestisce questa città con approssimazione e noncuranza. Cancellare una testimonianza della storia del quartiere Garbatella, della città e della nostra nazione, è un fatto gravissimo che va condannato – seguita il consigliere forzista – Il Comune governato da cialtroni e da dilettanti allo sbaraglio, è anche vergognoso per come gestisce questa vicenda, dando la colpa ad un lavoratore, senza prendersi le proprie responsabilità. Qualcuno dovrà necessariamente chiedere scusa prima di tutto ai cittadini, ai quali vengono negati servizi basilari come la pulizia delle strade o la raccolta dei rifiuti, e che ora vengono anche derisi con la rimozione di un pezzo della loro storia”. Da Fdi il consigliere Maurizio Buonincontro ironizza sulle parole del Comune: “Tra un po’, per sbaglio, qualcuno farà sparire la Lupa dal Campidoglio, pensando che è un randagio”. Sulla memoria che manca a questa amministrazione, proseguono il consigliere capitolino, Andrea De Priamo, assieme a Buonincontro e Mevi: “C’è un comune denominatore tra la chiusura della sede di Colle Oppio, la chiusura della sede dell’associazione Fratelli Mattei, la guerra alla casa internazionale delle donne e ora anche la cancellazione una scritta storica risalente alle elezioni del 1948 alla Garbatella. I grillini non hanno consapevolezza della memoria storica della città, selle sue passioni, dei conflitti e delle tragedie e così con leggerezza calpestano l’identità di Roma. Chi non ha radici non può governare la Capitale e di sicuro non ha futuro”.

LE DOMANDE SENZA RISPOSTA – L’assessore municipale all’Ambiente, Michele Centorrino ha sottolineato come la mancanza di risposte da parte del Comune su argomenti di particolare importanza sia resa ancor più grave da azioni come queste: “Oggi siamo davanti all’ennesima dimostrazione di come il Comune di Roma gestisce malissimo i suoi uffici – afferma Centorrino – La Sindaca Raggi continua a non affrontare questioni importanti per il territorio per i quali non riceviamo risposta concreta da tempo però pubblica un post in cui si vanta del fatto che è stato fatto lo sfalcio dell’erba su una rotonda”. Per Centorrino è il momento che il Comune dia risposte sulle bonifiche ferme, sulle alberature pericolanti, sulla riapertura di via delle Sette Chiese, rimozione degli alberi caduti e molte altre questioni: “Il Municipio Roma VIII ha fatto e farà quanto possibile ma senza il necessario supporto del Comune di Roma arriviamo dove possiamo”.

Leonardo Mancini

(Foto di Laura Manciati)