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A Roma spazi verdi aperti ma aree gioco chiuse: prosegue il disagio delle famiglie con bambini

Con le belle giornate e le scuole chiuse, le aree gioco risultano fondamentali per le famiglie. Ma per il Campidoglio non ci sono ancora sufficienti standard di sicurezza

MUNICIPIO XI – Il 4 maggio sono state ufficialmente riaperte le aree verdi in tutto il territorio romano, ma resta il nodo della non riapertura delle aree gioco per bambini. Nessuna buona notizia sembra trapelare all’orizzonte, mentre la motivazione sarebbe il contenuto dell’ultimo Dpcm del 17 maggio, che nella parte relativa alle linee guida per le aree ludiche attrezzate, imporrebbe ai gestori, al fine di garantire il massimo contenimento dei rischi di contagio, “specifiche attività di manutenzione e di controllo periodico, oltre che di pulizia e verifica periodica delle condizioni igieniche degli arredi e delle attrezzature”. È proprio questa consistente attività ad aver messo in difficoltà il Campidoglio, il quale considera il piano “non fattibile nell’immediato, considerate le numerose aree ludiche presenti sul territorio comunale”.

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GLI APPELLI DELLE OPPOSIZIONI

Un problema non da poco, secondo Valerio Garipoli, già Capogruppo di Fdi in Municipio XI, che facendosi portavoce delle richieste delle famiglie con bambini, spiega: “Dal Trullo a Magliana, da Colle del Sole a Portuense, da Marconi a Muratella, supportiamo le richieste delle famiglie e sosteniamo le esigenze dei bambini dei territori che non possono più continuare ad aspettare e la cui risposta non deve esser rimandata. Con le aree verdi già riaperte si necessita di accelerare il piano d’intervento – aggiunge – Perciò invitiamo il Sindaco di Roma e l’ufficio aree ludiche del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale ad attuare nei tempi prestabiliti un piano per la riapertura delle aree ludiche del Municipio XI. Gli uffici in questi giorni – continua Garipoli – dovrebbero lavorare per rilevare e sanare le varie anomalie attraverso interventi di manutenzione su scivoli, altalene, giochi a molla, castelli, playground e campi polivalenti. L’urgenza di far recuperare ai bambini il benessere fisico e psicologico dopo le limitazioni del lockdown, incontra l’esigenza sempre più pressante delle famiglie che con l’arrivo delle belle giornate chiedono l’utilizzo delle aree gioco ad oggi interdette”. Posizione condivisa anche da Daniele Catalano, già capogruppo Lega in Municipio XI, che aggiunge: “I cittadini si stanno riappropriando delle aree in maniera autonoma, togliendo gli ostacoli che impediscono l’utilizzo delle giostre ed utilizzandole in maniera incontrollata. Così come successo, ad esempio, nell’area giochi di via Vincenzo Vela, in zona Casetta Mattei, qualche giorno fa e come si registra in molti altri parchi di Roma. Ovviamente il fatto che non vengano rispettate le regole non è giustificato, sia chiaro. Ma non si può nemmeno far finta di non leggere in questi gesti un chiaro segnale: la necessità dei genitori di usufruire degli unici spazi gioco attualmente a disposizione dei bambini in città – aggiunge Catalano – È necessario dunque che la Sindaca Raggi prenda velocemente coscienza di ciò, prevedendo misure di intervento e la riapertura di queste fondamentali aree”, conclude Catalano.

LA POSIZIONE DEL COMUNE

Per Mario Torelli, ex presidente e delegato della Sindaca Raggi nell’XI Municipio, al primo posto c’è la sicurezza dei bambini. “I Municipi si attengono alle disposizioni del Campidoglio che ancora non fornisce informazioni relative alle riaperture delle aree ludiche. E il motivo è più che comprensibile – spiega – Le giostre rappresentano un veicolo di trasmissione di batteri considerevole. Il loro utilizzo comporterebbe una sanificazione e una manutenzione non ordinaria, bensì straordinaria e molto specifica. Si sta lavorando per capire come garantirla, ma finché non si avranno soluzioni sicure è giusto non riaprire. Sappiamo che ciò rappresenta un disagio per le famiglie, ma la salute dei bambini in questo momento deve essere al primo posto”. Nessuna ipotetica data per la riapertura, quindi. Le aree giochi a Roma restano (per ora) interdette a tempo indeterminato.

Marta Dolfi