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Canili di Roma, dal M5S la denuncia delle condizioni di degrado in cui versano

Botta e risposta sul tema tra il pentastellato e la maggioranza capitolina

MURATELLA/MARCONI – È arrivata dal consigliere comunale Daniele Diaco (M5S) la denuncia verso le condizioni in cui verserebbero i canili comunali di Roma, quello di Ponte Marconi e quello di Muratella. Stando a quanto riportato dal consigliere la situazione sarebbe fuori controllo.

DEGRADO

Dopo 15 anni di gestioni improprie abbiamo spezzato logiche di affidamenti diretti procedendo, proprio come richiesto dall’Anac, a bandi puliti e trasparenti per i canili della Capitale, che adesso sono gestiti da persone corrette e che sanno fare il loro mestiere”, ha scritto oggi il vicepresidente della commissione Ambiente Daniele Diaco in un comunicato stampa: “Inoltre abbiamo ristabilito un numero congruo di cani ospiti dei ricoveri. Oggi però c’è grande confusione su quello che l’amministrazione intende fare e su quello che sta facendo: a causa dell’inerzia della Asl regionale di competenza, i canili di Ponte Marconi e Muratella infatti sono in condizioni pietose, fatiscenti e per nulla o poco sicuri per i loro ospiti a quattrozampe”, ha denunciato Diaco che ha poi aggiunto: “Tanto che è sceso in campo anche il Ministero della Salute, che fa sapere come nei ricoveri comunali della Muratella e di Ponte Marconi siano compromessi gravemente la salute e il benessere degli animali e si renda necessaria una profonda ristrutturazione delle strutture. “Invece di pensare ai massimi sistemi e a creare il maxi ospedale veterinario occorre intanto risistemare e rendere dignitoso quello che già c’è. Ma temiamo che a Gualtieri e alla sua assessora Alfonsi poco o nulla importi della salute e del benessere degli animali, per questo gli attuali ricoveri capitolini sono in siffatte condizioni sanitarie“, ha concluso duro Diaco.

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IL BENESSERE ANIMALE

Le pesanti accuse di Diaco arrivano all’indomani dell’approvazione in Aula Giulio Cesare di un atto volto proprio alla salvaguardia del benessere animale. Ne aveva parlato il 1 febbraio attraverso la sua pagina Facebook il Presidente della Commissione Ambiente capitolina, Giammarco Palmieri: “L’aula ha approvato, con il voto decisivo del centrosinistra, un atto d’indirizzo per l’istituzione della figura del garante degli animali. Si tratta di una scelta in linea con il programma dell’amministrazione, che sta operando in tutti gli ambiti al fine di tutelare il benessere di tutti gli animali. La Commissione Ambiente si metterà immediatamente al lavoro coinvolgendo le associazioni al fine di elaborare nel più breve tempo possibile il regolamento che dovrà guidare l’azione del garante”.

LA RISPOSTA DELLA MAGGIORANZA

Rispetto alle accuse lanciate da Diaco, ha risposto invece Rocco Ferraro, consigliere capitolino per la Lista Civica Gualtieri Sindaco, che ha commentato: “Davvero curioso leggere le parole che il consigliere Diaco riferisce sul tema dei canili comunali e lo è ancora di più se pensiamo che queste parole provengono da chi ha amministrato per cinque anni questa città, oltretutto da presidente della Commissione Ambiente. Siamo ben consapevoli delle condizioni in cui versano i canili, lo sono le associazioni e coloro che al tempo della consiliatura Raggi erano alle opposizioni, è davvero allucinante notare come certi temi divengano di interesse solo per poter fare propaganda politica; rimango basito al pensiero che il consigliere Diaco si sia accorto solo ora che i canili siano in condizioni precarie pur venendo da 5 anni in cui ha amministrato questa città”. Il consigliere ha poi conclusi dicendo: “Ricordo infine al consigliere Diaco che i fondi quando vengono messi a stralcio è perché se sono messi solo sulla carta ma non vengono predisposti i relativi atti amministrativi per attuarli poi devi stralciarli e rimetterli in seguito a bilancio, altrimenti i fondi vengono persi definitivamente se non impiegati in tempi consoni. Questo è accaduto: dobbiamo ricominciare, anzi cominciare, a programmare in maniera seria e con una visione di ampio respiro a causa dell’incompetenza – o diciamo distrazione – di chi ci ha preceduto”.

APT