MUNICIPIO XII – Il 18 luglio scorso l’Aula di via Fabiola si è espressa per l’adesione ad un comitato di protesta contro le condanne a morte di dissidenti politici perpetrate da parte del regime iraniano. L’iniziativa è stata presentata al Consigliere municipale di FI, Pietrangelo Massaro, e punta a coinvolgere il Ministero degli Esteri e la diplomazia internazionale.
LA REPRESSIONE IN IRAN
L’atto che è stato presentato e votato in Municipio XII, prende l’avvio dall’assassinio della giovane iraniana Mahsa Amini per mano delle Guardie della rivoluzione dell’Iran il 16 settembre 2022. Alla base di questo delitto ci sarebbe un modo considerato non corretto di indossare l’hijab che non copriva completamente i capelli della giovane. Dopo questo fatto l’Iran è stato attraversato dalle proteste animate da un movimento chiamato “Donna, vita e libertà”, purtroppo però gli arresti e le condanne, anche alla pena capitale, sono immediatamente aumentati.
IL COMITATO
Il 17 dicembre 2022 Marcello Carli, consigliere comunale di Trento, ha assunto, per primo in Italia, il patrocinio politico di un condannato a morte in Iran, al quale successivamente è stata commutata la pena in ergastolo. Dopo questo episodio si è costituito il Comitato Nazionale delle Consigliere e dei Consiglieri Comunali, Provinciali e Regionali d’Italia per l’assunzione del patrocinio politico di tutti i condannati a morte in Iran. Un’iniziativa portata avanti da Marcello Carli e Giorgia Seliak, Consigliera Comunale di Savigliano. Lo scopo di questo comitato, si legge, è quello di “sostenere le donne e gli uomini in lotta per la libertà in Iran, promuovendo il patrocinio politico delle persone condannate a morte per attività non criminali, collegate alle manifestazioni pubbliche di protesta per richiedere i diritti alla giustizia ed alla liberà”.
IL COMMENTO
Il Consigliere Massaro ha voluto ringraziare i colleghi consiglieri e il Presidente del Muncipio XII, Elio Tomassetti, per aver accolto questo atto e per aver votato l’adesione al comitato: “Un’adesione – ha detto Massaro – che va oltre le differenze politiche ed ideologiche. Parliamo di un paese che purtroppo vive sotto una dittatura, nel quale vengono represse nel sangue le manifestazioni di libertà e di espressione – e ancora – Un regime che imprigiona e uccide donne, dissidenti, intellettuali e artisti. Davanti alle repressioni, alla morte e alla mancanza di rispetto della dignità delle donne e dei cittadini non si può restare in silenzio”.
IL FINE DEL COMITATO
L’azione del Comitato, al quale dal 18 luglio aderisce anche il Municipio XII di Roma Capitale, punta a coinvolgere il Ministero degli Esteri e la diplomazia internazionale per fare pressioni sul governo iraniano. Infatti non appena sarà raggiunto un numero minimo di adesioni, il Comitato richiederà al Ministro Tajani la convocazione dell’ambasciatore iraniano in Italia, così da poter consegnale le assunzioni di patrocinio dei condannati e delle condannate a morte.
LeMa