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Pup Fermi: proposta una moratoria per il parcheggio che nessuno vuole

Iniziano i sondaggi archeologici per la realizzazione del parcheggio interrato, ma i cittadoni ribadiscono il loro dissens
MARCONI – Del discusso progetto per la realizzazione del parcheggio sotterraneo di via Fermi abbiamo già parlato nei mesi scorsi, a partire dal forte dissenso generato tra i cittadini e i commercianti quando il progetto è stato presentato, un po’ in sordina, in un incontro promosso dal Municipio XV. Da quel momento si è sviluppata una mobilitazione sfociata poi nella creazione di associazioni e comitati che contrastano la realizzazione del Pup contestandone utilità e funzionalità. Si è poi arrivati al recente blocco imposto dall’Assessorato all’Ambiente alle procedure di espianto dei platani nell’area interessata, un’operazione necessaria per consentire alla società edificatrice, la Cam Srl, di compiere i carotaggi per avviare la riqualificazione della via e la costruzione del parcheggio. La sospensione dell’attività di espianto degli alberi è stata disposta fino a ottobre perché la vegetazione è in fase di gemmazione ma, se non si troverà un’alternativa in questi mesi, a ottobre il cantiere sarà aperto. La costruzione del parcheggio, stando al progetto, ridurrà notevolmente l’attuale disponibilità di posti auto e creerà forti disagi durante la fase di cantierizzazione, inoltre già ora desta forti preoccupazioni per via della stabilità dell’area, che sorge su terra di riporto e nelle adiacenze del letto del Tevere. I cittadini e le associazioni continuano a tenere alta l’attenzione sul tema e recentemente, dopo un incontro tra i militanti del circolo Pd Marconi e i rappresentanti del No Pup, è stato prodotto un documento congiunto indirizzato al Sindaco e al Presidente del Municipio XV in cui si chiede di fermare il progetto e fornire risposte certe a domande, osservazioni e richieste di chiarezza più volte ribadite dai cittadini, che in più di 5000 hanno sottoscritto la petizione del comitato No Pup Fermi contro la realizzazione dell’opera. Recentemente è sembrata affacciarsi la soluzione del problema con l’approvazione da parte del Municipio di una mozione che chiede la ricollocazione del parcheggio in un’altra area, in via Blaserna, dove già è in uso un parcheggio, ma la società costruttrice ha risposto con un no secco. Alla luce di questi sviluppi e a dimostrazione di una volontà condivisa da più parti, Marco Palma, Consigliere Pdl al Municipio XV, ha dichiarato l’intenzione di presentare una proposta di moratoria al Sindaco, l’unico che al momento potrebbe sbloccare la situazione: “Dopo la mozione approvata al Consiglio dello scorso dicembre in cui si chiedeva la possibilità di verificare una ricollocazione del parcheggio, fermi restando i diritti acquisiti dalla società, anche se con procedimenti su cui tra l’altro ancora chiediamo chiarezza, in questi giorni sto valutando l’ipotesi di chiedere ad Alemanno una moratoria che faccia chiarezza su tutti i Pup, non solo quello di Fermi, per capire se molti sono ancora veramente utili per il territorio o se invece crerebbero disagi alla vivibilità di molti quartieri, come nel caso di via Fermi. Se non ci sono i soldi per costruire e riqualificare le strade della nostra città – ha proseguito Palma – di certo non si può credere di passare dalla padella alla brace, affidando questo compito a chi non cura l’utilità sociale del progetto ma fa impresa, come nel caso del parcheggio di via Fermi, che è un emblema in questo senso”. Il Consigliere ha poi aggiunto: “C’è da verificare l’entità del danno che sarebbe provocato perché, pur riqualificando e rimettendo in sicurezza l’area, in realtà si andrebbe a ridurre notevolmente il numero di posti auto attualmente disponibili, creando inoltre enormi disagi anche dal punto di vista realizzativo non solo per i commercianti e residenti. Mi impegnerò personalmente – annuncia poi Palma – a presentare una richiesta di moratoria per consentire alla politica di  fare un’ultima mediazione, incontrare i cittadini e decidere se la strada è ancora percorribile o meno. Non conosco quali saranno le decisioni del Sindaco, ma non può comunque ignorare il fatto che in Municipio sia stato approvato un atto che richiede di verificare un ricollocamento del Pup di via Fermi. Presentare quella mozione è stato un atto realista e non demagogico, ma resta il fatto che il Sindaco Alemanno ha firmato le autorizzazioni alla società, per questo c’è da battere tutte le strade, soprattutto quelle della politica, e l’approvazione di una moratoria consentirebbe in due anni di riverificare tutti i progetti e rivalutarne attualità, strategicità e utilità”. Il Consigliere quindi conclude netto: “Per come è nata ed è stata gestita la questione del Pup Fermi, scavalcando il parere della Giunta e passando direttamente con l’approvazione del Presidente del Municipio Paris, e considerato l’iter avanzato delle procedure, al momento non vedo altre soluzioni che richiedere con forza la moratoria”.  Anche il Cdq Marconi ha fatto sentire la sua voce, in occasione dell’inizio dei sondaggi archeologici della società costruttrice, che non coinvolgerebbero le alberature, e ha per un’intera mattinata realizzato un presidio lungo via Fermi per ribadire il no al parcheggio. Dal Comitato infatti ci dicono: “Sarebbe stato richiesto un permesso per occupazione di suolo pubblico per consentire di realizzare 2 trincee che, a fronte delle 19 previste, risulta essere un numero abbastanza esiguo per stabilire l’effettiva presenza di reperti archeologici che bloccherebbe l’inizio dei lavori. C’è un’ordinanza del Sindaco e la società costruttrice naturalmente persiste nel suo progetto perché per loro è un investimento in termini economici, ma per noi è necessario fare le dovute verifiche per tutelarci e continuare a insistere, anche facendo pressioni, affinchè il Comune di Roma ritiri l’ordinanza e venga presa una posizione chiara su questa vicenda”. Non resta che attendere gli esiti dei sondaggi archeologici per capire quali saranno le prossime decisioni del Primo cittadino sul progetto e sulle richieste di audizione avanzate dai residenti.

Michela Romoli

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