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Via Portuense: che succede al progetto della preferenziale?

I cantieri, relativi all’intervento tanto osteggiato da residenti, commercianti ed opposizioni, sono fermi

Tratto da Urlo n.196 dicembre 2021

PORTUENSE –Abbiamo saputo, durante il consiglio sulle linee programmatiche, che la maggioranza si sta informando per capire perché il cantiere si è fermato e se ci sono i margini per tornare indietro su quest’opera. Appena si insedieranno le Commissioni, come Lega chiederemo una Commissione Mobilità affinché si possa far luce sulla vicenda”, affermano Daniele Catalano ed Enrico Nacca, capogruppo e consigliere Lega del Municipio XI. Il progetto da circa un milione e mezzo di euro, per la riorganizzazione della mobilità del tratto di via Portuense, dal sottopasso di via Giuseppe Belluzzo fino a largo La Loggia, prevedeva un corridoio per gli autobus da 1,7 km, nuove banchine di fermata e la piantumazione di 75 nuovi alberi in sostituzione di quelli già esistenti. Lo scopo dell’opera era l’ottimizzazione del servizio di trasporto pubblico, la velocizzazione del traffico privato di circa il 20% e la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali. “Si tratta di un cantiere abbandonato dalla passata amministrazione – ha commentato il neo minisindaco Gianluca Lanzi – Ora insieme al Campidoglio dovremo capire cosa fare di questa opera incompiuta. A breve faremo un incontro con l’assessore alla Mobilità per verificare ogni possibile soluzione”.

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LE PROBLEMATICHE DEL PROGETTO

La preferenziale di via Portuense, su cui cadde di fatto la maggioranza di Torelli nel 2019, rappresenta uno dei buchi neri della precedente amministrazione. Oggi non solo è interessante che l’Agenzia per la Mobilità ed il Simu chiariscano le motivazioni del fermo, ma anche rispetto alle indagini preliminari se sono state effettuate”, dichiara Marco Palma vice Presidente del Consiglio del Municipio XI e consigliere di Fdi. “Lo stop ai lavori è stato collegato alla necessità d’intervenire sull’impianto di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, sui cavi e le dorsali elettriche presenti al di sotto della strada e del marciapiede, i quali, ci si è resi conto in corso d’opera, erano danneggiati e deteriorati. È stato pertanto necessario operare una variante sui lavori per inserire anche il risanamento dei sottoservizi e questa operazione ha richiesto la sospensione temporanea dei lavori stessi”, spiega al nostro giornale il consigliere del M5S in Municipio XI Luca Mellina, ex Assessore municipale all’Urbanistica. Ma la ripresa delle attività lavorative era comunque prevista per il settembre scorso. “Presenterò un esposto affinché possa essere valutato il danno erariale anche in termini di disservizio ai danni dei residenti e ai commercianti – continua Palma – ora c’è un cantiere diffuso e quando piove i detriti vengono portati a valle con intasamento dei tombini”. Dopo un anno dall’apertura dei cantieri (10 dicembre 2020), con l’elezione della nuova Giunta comunale e municipale, considerando i precedenti ritardi dovuti alla disorganizzazione dei lavori, rimangono oscure non solo le tempistiche ma, a questo punto, anche la conclusione del progetto stesso.

Giancarlo Pini