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Ettore Rolli: il futuro dell’immobile di via Panfilo Castaldi

L’iter va avanti: l’idea del Municipio è che lo spazio resti a disposizione del territorio

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Tratto da Urlo n.179 Maggio 2020

PORTUENSE – A un anno dal nostro ultimo aggiornamento, torniamo ad affrontare la questione relativa all’immobile di via Panfilo Castaldi. Al suo interno, secondo i piani della passata amministrazione municipale a guida Pd, sarebbe dovuta sorgere la Casa della Partecipazione. Il progetto però venne stralciato dall’attuale Giunta M5S. Ad oggi l’edificio è ancora inutilizzato. Dopo la recente riacquisizione da parte del Municipio di un immobile sito in via Longhena, si è riaperto il dibattito sulla gestione del patrimonio municipale e sull’utilizzo dei beni di proprietà pubblica ad oggi non impiegati. Tra questi c’è quello in via Panfilo Castaldi. A riportare l’attenzione sulla questione è stato il consigliere municipale Elio Tomassetti (Pd). Sull’immobile, ha fatto sapere il Municipio, a breve è previsto l’inizio di interventi per portare a termine alcuni adeguamenti necessari. L’idea è che resti nella disponibilità dell’Amministrazione, a disposizione di associazioni e cittadini.

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LA STORIA

Negli anni passati la precedente Giunta municipale, attraverso un percorso condiviso, aveva disposto di affidare la gestione del bene a comitati e associazioni di zona che ne avessero fatto richiesta, per permettere lo svolgimento di attività di vario genere. Tutto venne formalizzato con una delibera del Consiglio del Municipio del 2015 che istituiva la creazione della Casa della Partecipazione. Nel 2017, la nuova Amministrazione 5 Stelle ha però impresso alla vicenda un cambio di rotta. La deliberazione del 2015 è stata infatti revocata con un nuovo atto che ha di fatto azzerato il lavoro svolto dalla Giunta precedente; da quel momento è iniziato un nuovo percorso volto all’individuazione di una destinazione della struttura.

L’UTILIZZO DEL BENE

La vicenda dell’immobile di via Panfilo Castaldi è seguita da vicino da tempo da Elio Tomassetti. È stato proprio lui a riportare nuovamente l’attenzione sul tema poco dopo la notizia della riacquisizione dopo 29 anni dell’edificio di via Longhena (l’immobile era dal 1991 in concessione a un’associazione, ndr): “Il nostro Municipio è pieno di beni comuni non utilizzati che questa amministrazione non ha minimamente idea di come rendere alla cittadinanza. Oltre a un rispetto religioso delle procedure amministrative, finora non si è fatto nulla”. Nello specifico, in merito al bene di via Panfilo Castaldi, il consigliere ha criticato fortemente l’operato dell’attuale Giunta: “L’Amministrazione 5 Stelle, poco dopo essere salita al governo del Municipio, annullò il nostro atto relativo alla costituzione della Casa della Partecipazione. Per il nuovo progetto la Giunta ha fatto ben due processi partecipativi e nessuno ha dato reali risultati. Il Municipio avrebbe dovuto effettuare lavori di messa a norma e manutenzione da molto e ha perso del tempo inutilmente. L’Amministrazione è totalmente ferma e dalla vicenda di Panfilo Castaldi si evince una mancanza di idee totale”, ha concluso Tomassetti.

LA RISPOSTA DEL MUNICIPIO

Alla luce delle forti critiche rivolte dal Pd abbiamo quindi interpellato il Municipio che attraverso la voce dell’Assessore alle Politiche Sociali, Paolo d’Eugenio, ha rispedito al mittente le accuse di immobilismo nella gestione dei beni municipali rivolte da Tomassetti: “In realtà non è ben chiara quale fosse l’idea della precedente amministrazione sull’uso degli immobili pubblici, visto che quello di via Longhena è stato dato in concessione nel 1991 senza controllare poi come venisse usato”. Sul futuro del bene di via Panfilo Castaldi, sul suo impiego e sul perché questo non sia ancora entrato in funzione, ha aggiunto: “L’immobile era stato preso in consegna affinché diventasse un centro sociale/culturale, ma nessuno si era mai premurato di verificare se fosse adeguato agli utilizzi previsti”. Prima di poter procedere al suo impiego “si deve garantire il rispetto di alcune normative in tema di antincendio. Abbiamo chiesto a un professionista esterno di stilare una relazione, all’interno del Comune infatti non c’erano professionisti abilitati a produrre questa certificazione, ed è stato fatto il progetto. Le opere per gli adeguamenti dovrebbero partire a breve e non richiedono tempistiche particolarmente lunghe”.

LE IDEE PER PANFILO CASTALDI

L’Assessore ci ha poi raccontato che dopo il superamento della proposta della passata consiliatura, il M5S ha ragionato sulla possibilità di non procedere a uno o più affidi permanenti ma di mettere l’edificio a disposizione di chi ne abbia bisogno: “Il regolamento per l’utilizzo (ancora da approvare definitivamente, ndr) è già è stato oggetto di un paio di commissioni, c’è stata anche l’interlocuzione con l’associazionismo. Secondo il nostro piano l’immobile dovrebbe diventare uno spazio a disposizione della cittadinanza e delle associazioni, per organizzare al suo interno manifestazioni (come mostre, incontri, convegni, ecc.), una sorta di ‘Casa del Quartiere’, come è stato definito questo modello in altri Municipi, e non la sede fissa di uno o più soggetti. L’immobile in questo modo rimarrà nella disponibilità del Municipio che a sua volta potrà usufruirne per attività simili”.

LE CRITICHE

Molto duri sull’argomento sono stati Giovanni Picone e Marco Giudici, consiglieri della Lega in Municipio XII: “La questione di Panfilo Castaldi è la cartina tornasole di come la Giunta Municipale ha mal gestito in questi quattro anni il patrimonio immobiliare del Municipio XII. È stata incapace di portare avanti i propri piani con lungaggini dipese dai numerosi cambi di idee dovuti anche all’avvicendarsi di ben tre Assessori sulla materia di competenza. Fatto ancora più grave è che questa Giunta stia scaricando ora le sue responsabilità sui singoli uffici per nascondere le proprie incapacità”.

Anna Paola Tortora