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Ciclabile San Paolo: il Municipio VIII chiede di essere ascoltato sul progetto

1.300 metri dalla Metro alla Colombo, ma sul progetto pesa una petizione e le preoccupazioni di commercianti e residenti

SAN PAOLO – Mentre si lavora per realizzare la prima trance dei 150Km di nuove ciclabili leggere previste dal Campidoglio per far fronte ai problemi di mobilità in questa nuova fase dell’emergenza sanitaria, in Municipio VIII si torna a parlare del progetto di pista ciclabile che dovrebbe attraversare il quartiere San Paolo, collegamento tra la Metro B e la dorsale Colombo. Un’opera che costerà circa 280mila euro e che rappresenta un tassello importante all’interno della rete ciclabile pensata per questo quadrante. Questo tratto infatti (una volta che la rete sarà completata) si ricollegherà alla ciclabile di viale Marconi (da realizzare con la corsia preferenziale per i bus) e con la ciclabile lungo via Ostiense in direzione Piramide (opera dell quale si parla da tempo).

IL PROGETTO

Il 20 dicembre scorso la Giunta Raggi ha approvato ben sette progetti di piste ciclabili (tra le quali figura anche quella di San Paolo) già inserite nel Piano Generale del Traffico Urbano. Un iter questo che prende le mosse già durante gli anni della passata amministrazione. Nell’ottobre del 2015 la giunta Marino approvava la partecipazione della Capitale al programma operativo nazionale Città Metropolitane Italiane, un’operazione finanziata con contributi della comunità europea e nazionali per migliorare la mobilità sostenibile. Nei mesi corsi la notizia dell’avanzamento dell’iter per la realizzazione di questa nuova ciclabile ha destato preoccupazione tra i commercianti della zona e in alcuni residenti, preoccupati per la perdita di circa 90 posti auto su viale Giustiniano Imperatore e per il restringimento delle carreggiate. Anche con il coinvolgimento del consigliere del carroccio Simone Foglio, è stata realizzata una petizione per chiedere al Comune di rivedere il progetto, ascoltando le richieste del territorio. Si parla di 1.300 metri di ciclabile dalla Metro San Paolo fino a via Cristoforo Colombo passando su via Giustiniano Imperatore. Nel primo tratto (in salita) dalla Metro fino a Largo Leonardo Da Vinci, la ciclabile sarà ricavata all’interno dello square centrale. Una volta superata la piazza la pista si sdoppia in corsie dedicate alla destra della carreggiata tra il marciapiede e i parcheggi in linea. A via Tito la ciclabile si riunisce e giunge alla Colombo lungo il marciapiede che costeggia il centro sportivo. La realizzazione, lo ricordiamo, comporterà la perdita di 91 posti auto nel tratto finale.

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L’INTERVENTO DELLA COMMISSIONE MOBILITÀ

La commissione Mobilità in Municipio VIII in questi mesi ha lavorato con l’intento di ottenere un’interlocuzione con il Campidoglio sulle caratteristiche di questo progetto. È per questo motivo che il 20 maggio scorso il Consiglio Municipale ha votato all’unanimità un atto per richiedere un tavolo di confronto tra Comune, Municipio e territorio. “Non siamo stati coinvolti nella progettazione – ha commentato la consigliera e presidente della commissione, Paola Angelucci – per questo come commissione abbiamo voluto condividere e comprendere le esigenze di tutti, abbiamo affrontato l’argomento facendo parlare rappresentanti dei ciclisti dei commercianti e dei cittadini”. Da questo ciclo di consultazioni è nato il documento votato all’unanimità che chiede di portare il coordinamento tra i vari attori a livello comunale convocando un tavolo di progettazione. “Serve un cambio radicale di prospettiva rispetto alla mobilità della città – afferma Paola Angelucci – Considerando che questa pista ciclabile incide in maniera importante su un quadrante difficile, l’impatto di un intervento di questa portata va condiviso con Municipio, cittadini e con chi lavora e studia sul territorio – e ancora – Le istanze che vengono dal basso, siano esse a favore o contrarie, devono essere ascoltate e reinterpretate dall’amministrazione”.

IL COMMENTO

Un commento a questa votazione arriva anche dal consigliere leghista, Simone Foglio, che nei mesi scorsi si era schierato contro l’imposizione dall’alto di un progetto non condiviso con le componenti locali, sostenendo anche la petizione dei commercianti: “Dato che l’atto è stato votato all’unanimità non ero poi così pazzo quando sono stato accusato di voler fare propaganda e aizzare i commercianti – commenta il consigliere Foglio – Questa è la dimostrazione che le nostre rivendicazioni sono frutto dell’ascolto del territorio. Auspico che si possa convocare al più presto un tavolo di confronto con il Comune per migliorare questa pista ciclabile sulla quale nessuno è contrario, ma che venga fatta con intelligenza e ascoltando chi il quartiere lo vive”.

Leonardo Mancini