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Nella Valle Galeria parte “Monitoriamoci”

Tratto da Urlo n.216 ottobre 2023

VALLE GALERIA – I cittadini di uno dei quadranti più critici della Capitale sotto il profilo ambientale hanno deciso di autofinanziarsi con la campagna “Monitoriamoci” per attivare un sistema di monitoraggio della qualità dell’aria.

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L’area in considerazione per cinquant’anni ha subito la presenza della discarica di Malagrotta, che con i suoi 240 ettari accoglieva quotidianamente 4.500-5.000 tonnellate di rifiuti. Diverse poi le installazioni industriali nella zona, come l’inceneritore di rifiuti ospedalieri, i bitumifici o la raffineria, creando una “tempesta perfetta” sotto il profilo del rischio e dell’inquinamento ambientale. “Sono stati certificati danni alle matrici ambientali, cioè la contaminazione dell’aria, del suolo e sottosuolo, dei corpi idrici, suddivisi in acque superficiali e falde acquifere – si legge nella nota del Comitato – Da una ricerca è emerso come l’incidenza di tasso tumorale degli abitanti adiacenti a Malagrotta sia del 28% più alta rispetto agli altri quartieri di Roma”.

Il progetto che si intende finanziare si chiama “Che aria tira” ed è animato dal Comitato Valle Galeria Libera (le info sulla campagna sulle Pagine Social del Comitato) in collaborazione con l’Associazione ASud e il Comitato Mamme No Inceneritore di Firenze. Infatti l’ARPA Lazio, a seguito delle numerose segnalazioni dei cittadini di molestie olfattive, si è resa disponibile ad installare una stazione mobile di monitoraggio dell’aria. Per farlo sarà necessario mettere a disposizione l’infrastruttura tecnica (contatore da 6 KW) e provvedere ai costi dell’energia consumata per circa un mese. Ma i cittadini non intendono fermarsi qui. Infatti, grazie alla raccolta fondi saranno installate nuove 4 centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria, che registreranno h24 le polveri sottili e ultrasottili, oltre a finanziare le spese per la stazione mobile di ARPA. L’installazione della Stazione sperimentale di monitoraggio della qualità dell’aria da parte di ARPA, spiegano dal Comitato, dovrà avere comunque l’assenso delle Istituzioni, anche se i costi saranno totalmente a carico del progetto. La stazione misurerà gli odorigeni e rileverà altri inquinanti dell’aria per circa un mese.

LM