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Scuole Monteverde: l’”I.C via Fabiola” rimanda di 10 giorni l’inizio dell’anno scolastico

A causa di un’emergenza edilizia il plesso De Andrè aprirà il 24 settembre, così come gli altri dell’I.C., che necessitano di manutenzione straordinaria

MONTEVERDE – Crepe sul muro e infiltrazioni di acqua in palestra, sono questi, stando a quanto si apprende da Il Messaggero, i motivi che hanno portato i tecnici ad indagare sullo stato di salute di un altro plesso scolastico De Andrè di Monteverde in via Fabiola. La scuola, stando a quanto riportato dallo stesso Istituto Comprensivo di cui fa parte (I.C. Via Fabiola ndr) presenterebbe delle problematiche. Per questo come comunicato anche sul sito I.C., l’edificio rimarrà provvisoriamente chiuso. L’ingresso degli alunni nelle aule è stato rimandato di 10 giorni e spostato quindi al 24 settembre. A rimandare la partenza saranno anche gli altri plessi dell’I.C. in attesa della fine di interventi di manutenzione straordinaria.

INIZIO IL 24 SETTEMBRE

“A seguito dell’avvio di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nelle sedi di L.go Ravizza (Scuola G. Oberdan) e di Trastevere (scuole Cesana – Bezzi – Parboni) – si legge nella nota dell’Istituto – e a seguito di una intervenuta emergenza edilizia nella sede centrale di via Fabiola 15 che ha comportato il temporaneo cautelativo collocamento degli alunni della scuola media presso la sede della Scuola primaria ‘G. Franceschi’, in accordo con il Consiglio di Istituto, che si è espresso in merito il 07/09/2020 con delibera unanime, si comunica che si è reso necessario posticipare l’apertura delle scuole dell’intero I. C. al 24 settembre 2020, al fine di consentire adeguati tempi per il ripristino delle misure igieniche e organizzative previste per l’avvio del corrente anno scolastico in sicurezza”. L’inagibilità della palestra della scuola di via Fabiola era stata certificata già a dicembre scorso, ma le nuove problematiche riscontrate hanno reso necessario un accertamento anche sul resto dell’edificio, i problemi infatti, sempre stando a quanto riportato dal Messaggero, non interesserebbero solo la palestra. Per il momento l’apertura della scuola è rimandata. Aspettiamo ulteriori dettagli per conoscere il destino di 200 alunni che al momento si ritrovano senza una sede.

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GIROLAMI E ARTOM

Questo disagio assume un peso maggiore se inserito all’interno del contesto che il paese sta vivendo, con la difficile gestione del rientro nelle scuole a causa dell’emergenza Covid. Il quartiere Monteverde poi è nello specifico alle prese con un’altra grave emergenza scolastica, rappresentata dalle condizioni del plesso Girolami, che, come ormai noto non riaprirà. I 600 studenti della scuola saranno ripartiti tra gli istituti Gramsci, Sanzio e 5 aule andranno all’interno dei locali della parrocchia N. S. di Coromoto. Ancora problemi invece per il collocamento delle 4 classi dell’infanzia comunale (ospitate all’interno della Girolami ma non parte dell’I.C. Margherita Hack). Per loro la destinazione sembrerebbe dover essere la scuola Artom.
Per vederci chiaro il gruppo PD al Campidoglio, attraverso i consiglieri comunali Valeria Baglio, Orlando Corsetti, Rachele Mussolini e Murizio Politi, ha chiesto alla presidente della Commissione Capitolina sulla Scuola, Teresa Maria Zotta, la convocazione di una Commissione urgente per trattare le problematiche della scuola Artom. Intanto i genitori degli alunni della Artom nei giorni scorsi hanno dato voce a forti proteste a causa della decisione del trasferimento nella scuola degli alunni della Giorlami, preoccupati dal fatto che nella scuola possa verificarsi un sovraffollamento di studenti e che per questo non sia possibile rispettare il distanziamento previsto dall’emergenza Covid.

Anna Paola Tortora