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Appia Antica: arriva il collegamento con il Parco dei Castelli Romani

Tratto da Urlo n.193 settembre 2021

ROMA – Nell’anno del centenario della nascita di Antonio Cederna, tra gli intellettuali che più hanno lavorato alla razionalizzazione del Parco dell’Appia Antica, si è fatto un passo avanti verso il progressivo allargamento delle aree sottoposte a tutela. La buona notizia riguarda infatti il Parco Regionale dei Castelli Romani, per il quale la Pisana ha sancito l’acquisizione di circa 780 ettari che permettono l’unione delle due aree protette.

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In questo modo si va a creare un’unica lunga area sottoposta a tutela (di diverso tipo), che va dalle Terme di Caracalla fino al Monte Cavo. “L’area sottoposta a tutela – ha spiegato il consigliere Marco Cacciatore, di Europa Verde, promotore dell’atto assieme a Marta Bonafoni, della Lista Zingaretti – va ad abbracciare l’antica città di Bovillae (Marino), e la Tenuta dei Francesi (Ciampino). Si crea così tra le due aree protette una cerniera di inestimabile valore naturalistico e paesaggistico di circa 780 ettari, che saranno restituiti alle cittadine e ai cittadini di Roma e dei Castelli”.

Grazie a questo ‘avvicinamento’ sarà anche possibile intensificare il lavoro di coordinamento tra i due Enti, anche nell’ottica di realizzare iniziative comuni, ad esempio in termini di mobilità sostenibile e alternativa. In questo modo potrebbe essere più facile valorizzare in chiave sia ambientale che turistica questo enorme patrimonio.

Per realizzare il parco prospettato da Antonio Cederna mancherebbero ancora degli accorgimenti, come il collegamento con l’area dei Fori (oltre allo smantellamento di via dei Fori Imperiali), ma già la protezione di 780 ettari non è cosa da poco. I cittadini, ha poi proseguito Bonafoni, “potranno passeggiare lungo un unico grande parco, un sistema connesso di tutela e conservazione della biodiversità di oltre 20mila ettari, che dalle porte di Roma, al Monte Cavo, arriva fino al cuore della città eterna, a Caracalla”.

LeMa