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Dalla Regione l’Ordinanza: rifiuti a Viterbo e Civitavecchia

Prosegue lo scontro tra Comune e Regione. Zingaretti: “Se Roma non assolverà ai suoi doveri allora Commissariamento per manifesta incapacità”. Ziantoni: “In dieci anni invece Zingaretti non ha fatto nulla”

 

ROMA – La situazione in tema rifiuti nella Capitale è quanto mai esplosiva. Non accenna a placarsi il botta e risposta e le reciproche accuse di immobilismo tra Regione e Comune. Anche l’incontro in Prefettura di lunedì non ha fatto che alimentare le polemiche, con la Sindaca Raggi che, al termine della riunione, ha annunciato la volontà di firmare un’ordinanza per riaprire la discarica di Albano. Un’operazione questa che la prima cittadina farebbe in veste di sindaca della Città Metropolitana, ma che ha già attirato l’ira della Regione e dei sindaci dei comuni dei castelli romani, pronti a ricorrere al TAR. Al momento questa possibilità, che a quanto pare è stata bollata come non percorribile anche da Manlio Cerroni (proprietario dell’impianto), sarebbe al vaglio dell’avvocatura capitolina, ma intanto le polemiche non si sono fermate e i rifiuti restano in strada.

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LA NUOVA ORDINANZA REGIONALE

Nella giornata di ieri il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha annunciato la firma di una nuova “ordinanza per aiutare Roma e per fare fronte alla drammatica situazione della città sommersa dai rifiuti e tentare di risolvere provvisoriamente il problema”. Per Zingaretti “Il Comune di Roma e l’Ama che gestisce il ciclo dei rifiuti, hanno perso il controllo della situazione e purtroppo invece di collaborare, fuggono dalle proprie responsabilità. Raccogliamo dunque anche le giuste sollecitazioni della Prefettura di Roma preoccupata, come noi, del rischio di un’emergenza sanitaria”. La nuova ordinanza della Regione renderà possibile alle due linee di TMB di Malagrotta e alla Saf di Colfelice, di portare i rifiuti trattati nelle discariche di Viterbo e Civitavecchia, dopo lo stop del servizio presso due impianti fuori dalla Regione.

LA REGIONE GUARDA AL COMMISSARIAMENTO

Naturalmente il Governatore Zingaretti non ha perso l’occasione di ricordare che a fine luglio potrebbe scattare il commissariamento della Capitale in materia di rifiuti: “Ora dobbiamo attendere i tempi ordinari della procedura di commissariamento decisa con il voto della giunta ma ripetiamo, con il conforto del Governo Italiano, che se Roma non assolverà ai sui doveri gestionali e di programmazione procederemo con il Commissariamento su questi temi di Roma Capitale per manifesta incapacità”.

IL COMUNE ATTACCA LA REGIONE

La replica alle parole di Zingaretti è arrivata nel pomeriggio di ieri da parte dell’assessora capitolina ai Rifiuti, Katia Ziantoni, che parla della nuova Ordinanza della Pisana come di “Una mossa che lo stesso Presidente della Regione presenta come un “aiuto” ai Romani e che, in realtà, è resa necessaria dalla strutturale carenza impiantistica in cui versa il Lazio. Su 5 discariche presenti sul territorio infatti solo 2 sono attualmente funzionanti, di cui una chiuderà ad agosto – Civitavecchia Ndr – In dieci anni invece Zingaretti non ha fatto nulla e la verità è che l’unica costante in 10 anni di crisi dei rifiuti nel Lazio è proprio il Presidente della Regione – e ancora – Lo vogliamo dire con chiarezza: Zingaretti non si permetta di tirare il Governo per la giacchetta, non lui che, al momento, è l’unico a essere commissariato per la gestione dei rifiuti a Latina“.

I RIFIUTI RESTANO IN STRADA

Intanto a rendere ancora più difficile la situazione dei rifiuti in alcune zone di Roma (soprattutto nel quadrante Est) non ci sono soltanto le temperature in aumento, ma anche lo sciopero degli operatori AMA indetto per la giornata di oggi. Un’ulteriore ritardo nella raccolta dei rifiuti che in alcuni quartieri procedere con estrema lentezza e a macchia di leopardo.

Leonardo Mancini