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È uno studente del Lazio il vincitore delle Olimpiadi delle neuroscienze

L’iniziativa organizzata da Roma tre con la Società Italiana di Neuroscienze e ospitata dall’Ateneo romano si è conclusa il 18 maggio con la vittoria di uno studente del Lazio

ROMA TRE – Si è conclusa il 18 maggio la finale nazionale della quattordicesima edizione delle Olimpiadi delle neuroscienze, organizzate dal Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre e della Società Italiana di Neuroscienze (SINS). A primeggiare tra gli studenti delle scuole medie superiori stato Francesco Contasti, lo studente selezionato per la Regione Lazio e proveniente dal Liceo Socrate di Garbatella. Il secondo posto per la competizione fra studenti di età compresa fra i 13 e i 19 anni sul grado di conoscenza nel campo delle neuroscienze è andato alla Sicilia, mentre al terzo posto si è classificata la Liguria.

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LA COMPETIZIONE

Le Olimpiadi delle Neuroscienze rappresentano quindi la selezione italiana della International Brain Bee. L’evento nasce negli Stati Uniti nel 1998 e ad oggi coinvolge più di 50 paesi in tutto il mondo. L’Italia partecipa alla competizione internazionale dal 2010 con le Olimpiadi delle Neuroscienze, che hanno progressivamente coinvolto tutto il territorio italiano con la partecipazione di tutte le Regioni, con più di 220 scuole e 5500 studenti. Scopo dell’iniziativa è quello di accrescere fra i giovani l’interesse per lo studio della struttura e del funzionamento del cervello umano, ed attrarre giovani talenti alla ricerca nei settori delle Neuroscienze sperimentali e cliniche. I partecipanti infatti si cimentano su diversi argomenti come l’intelligenza, la memoria, le emozioni, lo stress, l’invecchiamento, la plasticità neurale, il sonno e le malattie del sistema nervoso.

IL VINCITORE

A margine dell’iniziativa il vincitore di questa edizione Francesco Contasti, che sogna un percorso in medicina, probabilmente in neurologia, ha dichiarato: “È stata un’esperienza inaspettata. La preparazione e l’impegno c’era, ma non mi aspettavo di vincere, più che latro per una questione scaramantica – e ancora – Oltre alla competizione è stata un’esperienza formativa e molto bella anche a livello emozionale. Noi studenti ci siamo potuti conoscere, creando così un bel rapporto che va oltre la gara effettiva”. Francesco ha poi dedicato la vittoria ai suoi genitori e ha espresso la volontà di ripostarsi per qualche settimana, prima di ricominciare la preparazione per le prossime competizioni.

Redazione