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Incendio Malagrotta: nuova ordinanza del Campidoglio

Diminuite le misure precauzionali dopo il rogo del 24 dicembre

MALAGROTTA – Nella giornata di ieri il Sindaco Gualtieri ha firmato una nuova Ordinanza che proroga solo alcune delle misure precauzionali adottate dopo l’incendio del 24 dicembre nell’impianto Tmb di Malagrotta. Viene così rimosso il divieto di attività sportive all’aperto e la raccomandazione di mantenere chiuse le finestre. Infine in un raggio non più di 6 ma di 3 chilometri dal luogo dell’incendio e per un periodo non superiore alle 48 ore, rimangono vietati la raccolta e consumo degli alimenti di origine vegetale e il pascolo e razzolamento degli animali da cortile.

I DATI DELL’ARPA

La decisione di limitare le misure precauzionali è stata presa dal Campidoglio dopo l’arrivo dei primi dati dell’ARPA Lazio sulla qualità dell’aria nella zona. Infatti le quattro centraline della rete fissa di monitoraggio della qualità dell’aria più vicine a Malagrotta, fanno sapere dall’ARPA, non hanno registrato, per quanto riguarda le polveri sottili (PM10), valori diversi da quelli del giorno precedente e tutte tra 31 e 35 mg/m3 ampiamente entro il limite di legge di 50 mg/m3. Le centraline di Malagrotta (a 3 km dal sito dell’incendio), Castel di Guido (a 7 km) e due di Fiumicino (a 12 km) non avrebbero rilevato dati differenti dal normale. Intanto però si aspettano i dati rilevati dai due campionatori installati dall’Arpa a ridosso dell’incendio.

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LA RACCOLTA E IL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI

In momento complesso per la raccolta dei rifiuti come le festività natalizie, questo incendio diventa un ulteriore problema da affrontare per l’AMA e Roma Capitale. Dal Campidoglio infatti fanno sapere che “Ama e Roma Capitale sono state al lavoro senza sosta, in collaborazione con le altre istituzioni, per risolvere la difficile situazione degli sbocchi ai rifiuti della Capitale causata dal gravissimo episodio. Grazie anche alla politica di questi mesi di allargamento dei fornitori, il lavoro ininterrotto di questi due giorni sta producendo positivi risultati – seguitano in una nota – Nonostante le notevoli quantità da ricollocare trattate dal Tmb di Malagrotta, Ama sta finalizzando un’estensione degli accordi già in essere che consentirà di evitare ogni emergenza sugli sbocchi e di organizzare in modo stabile una redistribuzione ottimale delle quantità trattate fino alla realizzazione del termovalorizzatore”. “Certamente è un evento non privo di conseguenze sul regolare svolgimento dell’attività di gestione dei rifiuti, in un periodo in cui la produzione aumenta. Con l’Ama abbiamo individuato sbocchi alternativi per mettere in sicurezza il conferimento dei rifiuti nei prossimi giorni”, ha rassicurato l’assessora Alfonsi.

IL ROGO DEL TMB

L’incendio è partito nel pomeriggio del 24 dicembre all’interno del Tmb1 di Malagrotta: “il secondo impianto in ordine di importanza per il trattamento dei rifiuti di Roma, presso il quale Ama conferisce ogni giorno circa 650 tonnellate di rifiuti, per un totale di 200mila t/anno”, ha spiegato l’assessora capitolina ai Rifiuti Sabrina Alfonsi che si è recata sul posto. “In queste ore concitate – ha spiegato il Sindaco Gualtieri – ho sentito il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Sottosegretario Mantovano, il Ministro Pichetto Fratin, il Presidente della Regione Lazio Rocca, il Prefetto Giannini: tutte le istituzioni sono allineate e concordi nel lavorare insieme per evitare a Roma un’ennesima emergenza rifiuti”. Le operazioni di spegnimento hanno occupato l’intera nottata con l’avvicendamento di circa un centinaio di unità dei Vigili del Fuoco, provenienti anche da altre regioni e l’apporto di numerosi “mezzi movimento terra” e “veicoli aeroportuali” nonché supporto della Protezione Civile comunale e regionale. “Già nel corso delle iniziali attività di spegnimento – ha commentato il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini – ho assunto diretti contatti con il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, il Sindaco Gualtieri e il Questore di Roma, al fine di accertare lo stato della situazione e vagliare ogni misura ritenuta necessaria alla gestione dell’evento e alla tutela della pubblica incolumità, importanti attività di raccordo operativo che hanno condotto allo spegnimento”.

LE INDAGINI

Al momento non viene esclusa alcuna pista nelle indagini sul rogo del TMB di Malagrotta. Saranno inoltre vagliate le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’impianto. “Mi sono confrontato col procuratore di Roma Lo Voi che mi ha assicurato il massimo impegno per fare luce su questo ennesimo episodio inquietante: se ci trovassimo in presenza di un atto doloso sarebbe un fatto di una gravità inaudita. Anche per questo ho chiesto al Prefetto di potenziare il controllo degli stabilimenti di Ponte Malnome, di Rocca Cencia e di Via dei Romagnoli, i tre impianti dove sono attualmente attive trasferenze o trattamento rifiuti”, ha aggiunto Gualtieri. Intanto già il 24 dicembre, Jacopo Morrone, presidente della ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo di rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari’, ha attivato gli uffici della Commissione per organizzare un sopralluogo all’impianto il 28 dicembre e, a seguire, indire una serie di audizioni per “valutare la situazione che si sta prospettando di rilevante gravità oltre che dal punto di vista ambientale e sanitario anche da quello della raccolta rifiuti a Roma già in pesante sofferenza”. In occasione della visita dei commissari il Comitato Valle Galeria Libera ha invitato i cittadini a un Sit-in per “dire basta agli impianti nella Valle Galeria, basta altri disastri ambientali e per pretendere l’avvio della riqualificazione del territorio”. L’appuntamento è stato fissato alle ore 10 al piazzale di entrata all’impianto di Malagrotta in Via del Casale Lumbroso 495.

I PRECEDENTI

L’impianto di trattamento coinvolto dall’incendio era l’ultimo di questo tipo ancora attivo nel perimetro della Capitale. Gli altri tre presenti sono nel tempo stati chiusi dopo essere stati pesantemente danneggiati da roghi. Il 15 giugno 2022 sempre a Malagrotta è bruciato l’impianto gemello il Tmb2. Prima ancora l’11 dicembre 2018 è stata la volta del Tmb Salario, mentre a marzo 2019 il Tmb di Rocca Cencia venne colpito da un incendio e poi recentemente chiuso su decisione di Roma Capitale.

Redazione