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La nuova mappa di Roma ha 310 quartieri

Tratto da Urlo n.211 aprile 2023

ROMA – Negli ultimi decenni Roma è cambiata moltissimo. Si è espansa, spesso a discapito delle aree e dell’ambiente rurale e periferico, con l’idea che la normalità fosse quella di abitare lontano dal centro e di spostarsi in macchina per raggiungere lavoro e servizi. Questa idea ha creato una città che ad oggi conta circa 500 mila residenti all’interno dell’anello ferroviario, 1,5 milioni tra anello ferroviario e GRA e 800mila oltre il Raccordo, senza contate gli oltre 4,3 milioni di abitanti dell’area metropolitana, che in molti casi si spostano verso Roma per raggiungere il loro posto di lavoro.

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Questi numeri sono stati richiamati dall’Assessore capitolino Andrea Catarci durante un evento sulla “Città dei 15 minuti” tenuto il 5 aprile scorso nel Teatro del Quarticciolo. In quell’occasione l’Assessore ha anche mostrato e raccontato una “fotografia”, o meglio una mappa, aggiornata della nostra città, che supera quella istituzionale delineata nel 1977 con una delibera del Capidoglio.

Negli anni ’70 infatti si segnalava la presenza di non più di 155 zone urbanistiche definite, che ad oggi non corrispondono più alla realtà del territorio e dell’urbanizzazione che la città ha subito negli ultimi decenni. L’aggiornamento conterebbe oggi 310 agglomerati che comporrebbero la città e che sono stati tenuti in considerazione dal Campidoglio per la stesura delle progettualità sulla “Città dei 15 minuti”. Si tratta di quartieri che nel 1977 non erano presenti e nemmeno previsti all’interno dei piani di sviluppo della città, ma che oggi sono luoghi importanti e fortemente abitati e che compongono il vasto anello periferico attorno a Roma (ben 115 su 310).

Luoghi che non possono di certo restare al di fuori delle progettualità e delle statistiche ufficiali, anche pensando al lavoro di ricucitura urbana che l’Amministrazione si propone di fare con i progetti della “Città dei 15 minuti”. Si tratta, lo ricordiamo, di fondi per circa 1,5 milioni di euro a Municipio, che dovranno essere spesi in progetti utili ad avvicinare i servizi alle zone meno fornite, così da limitare gli spostamenti dei cittadini nello spazio che può essere coperto a piedi o in biciletta in 15 minuti.

LeMa