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Marconi: cinque indagati per la vicenda dell’ex Città del Gusto

I magistrati vogliono fare maggiore chiarezza sulla vicenda del condono edilizio mancante che sarebbe alla base intervento urbanistico in corso

MARCONI – Ci sono cinque iscritti nel registro degli indagati nell’indagine sull’area di Marconi portata avanti dai magistrati Stefano Pizza, Francesca Passaniti e Roberto Cucchiari. Tra questi funzionari comunali e rappresentati della società edile Zeis.

LO STOP AI CANTIERI – Soltanto un anno fa una sentenza del TAR puntava il dito contro Roma Capitale, condannando l’Amministrazione a risarcire 4,6milioni di euro alla società Zeis a causa dello stop dei cantieri disposto in autotutela dal Campidoglio. Un danneggiamento degli interessi dell’azienda, già minati con il fermo arrivato sotto l’amministrazione Marino ad opera di Giovanni Caudo.

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IL TIMORE DEL CONDONO MANCANTE – Alla base dell’iscrizione di cinque persone sul registro degli indagati ci sarebbero proprio i motivi di questi due stop ai cantieri. I cittadini della zona da tempo sottolineano la presenza di un probabile vizio alla base di tutta l’operazione edilizia in atto sull’area dell’ex Uci Marconi: un abuso edilizio mai effettivamente condonato. L’area infatti, originariamente appartenente al consorzio agrario Marconi, è stata trasformata in superficie commerciale (per l’UCI e la Città del Gusto, oltre alla Asl e ad un supermercato). Se il condono non ci fosse stato, anche l’impianto delle nuove cubature previste sull’area (residenziali), ottenute con il Piano Casa regionale, potrebbero poggiare su una procedura non completamente lecita.

DAL MUNICIPIO XI – Sono i consiglieri municipali del gruppo misto Gianluca Martone e Maria Cristina Restivo, assieme alla consigliera capitolina Cristina Grancio, a parlare di questa nuova indagine sull’area di Marconi: “Le iscrizioni sul registro degli indagati confermano le tante perplessità e denunce che i comitati dei cittadini e l’Associazione per la libera urbanistica avevano espresso sul cambio di destinazione dell’ex-UCI cinema. Abbiamo piena fiducia nell’operato della magistratura, da cui attendiamo la chiarezza che ad oggi è mancata. Come Presidente della Commissione Bilancio e Affari Generali – dichiara la consigliera Restivo – ho più volte trattato il tema riscontrando grande indifferenza da chi si proponeva di voler cambiare le cose a Roma. Il quartiere Marconi è ormai allo sbando – conclude il consigliere Martone – Dalla possibile realizzazione del PUP di piazza della Radio, che potrebbe aprire le porte alla speculazione, al restringimento della carreggiata di viale Marconi, con il conseguente caos per la mobilità, fino al Parco Papareschi, che a questo punto appare chiaro non verrà realizzato. Un fallimento su tutta la linea ed un futuro sul quale sono assai pessimista visto che rischia di saltare anche il Mercato Macaluso”.

LeMa