ROMA – Resta alta l’attenzione sul futuro del personale educativo e scolastico con il blocco delle graduatorie legato al decreto milleproroghe del Governo Meloni. “La mancata proroga delle graduatorie di Nido e Scuole Infanzia rappresenta una grave questione di natura nazionale che impatterebbe su Roma e sugli altri Enti Locali in modo brutale, mettendo a rischio sia l’offerta educativa e scolastica sia la possibilità di impiego di migliaia di persone che garantiscono la tenuta delle 540 strutture educative e scolastiche della Capitale”, ha dichiarato l’Assessore al Personale di Roma Capitale, Andrea Catarci.
L’INCONTRO CON I SINDACATI
Nella giornata di ieri infatti l’Assessore Catarci e l’Assessora alla Scuola, Claudia Pratelli, hanno incontrato le organizzazioni sindacali, FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, CSA RAL e RSU, proprio per un confronto sul tema della proroga delle graduatorie concorsuali del personale educativo e scolastico. “Dal tavolo di oggi – prosegue l’Assessore Catarci – è emersa piena condivisione tra Roma Capitale e le organizzazioni sindacali sull’obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali del personale: la proroga delle graduatorie costituisce la prima azione necessaria da parte del Governo a tutela delle oltre 5mila educatrici e insegnanti idonee alla procedura concorsuale.
UN NUOVO CONTRATTO
Un punto d’incontro sarebbe anche il tema di un nuovo contratto nazionale decentrato da realizzare per coprire le esigenze lavorative di questo settore. Per l’Assessore Catarci serve, “avviare una discussione sugli indirizzi relativi alla stesura del nuovo contratto nazionale decentrato affinché esso integri la possibilità di garantire la continuità lavorativa di chi è oggi occupato come supplente nei nidi e nelle scuole dell’infanzia degli Enti Locali – conclude Catarci – Si fa appello a tutte le forze politiche che in Assemblea capitolina hanno sostenuto le mozioni di richiesta al Governo della proroga, affinché ci si mobiliti unitariamente per ottenere norme e risorse ad hoc per il personale della Capitale”.
LA NOTA DEI SINDACATI
I sindacati, qualora non si avvertano segnali di apertura da parte del Governo, sarebbero pronti ad aprire la vertenza su scala nazionale. “Constatato che non ci sono i tempi per soluzioni alternative – spiega una nota della Fpl – ci mobiliteremo con l’obiettivo primario di salvaguardare il lavoro e l’apertura dei servizi del prossimo anno educativo scolastico, chiedendo l’immediata proroga delle graduatorie in essere, in modo da avere lo spazio temporale necessario per trovare soluzioni legislative e contrattuali utili a garantire continuità lavorativa a tutto il personale che da circa un decennio permette l’apertura e livelli di qualità dei servizi alla prima infanzia della nostra città e un percorso di stabilizzazione per almeno 1.000 unità entro l’anno educativo e scolastico 2024/2025. Così da non disperdere un patrimonio professionale prezioso per le strutture educative di Roma Capitale, ma anche di tutti gli altri Comuni che soffrono delle stesse difficoltà”.
LeMa