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Rebibbia: lo storico Mammuth di Zerocalcare diventa ‘green’

Il famoso murales, ormai quasi decennale, è stato restaurato con ecopitture fotocatalitiche e purificatrici d’aria per contrastare l’inquinamento atmosferico

ROMA – Era il 2014 quando Zerocalcare, noto fumettista romano, realizzò un murale di 60 metri quadrati nei pressi dell’uscita della metropolitana di Rebibbia, quartiere romano dove risiede. Si tratta di un Mammuth che reca la grande scritta “Welcome to Rebibbia”. Il murales è stato realizzato nell’ambito della collaborazione tra ATAC e AIE (Associazione Italiana Editori), in occasione della tredicesima edizione di Più Libri Più liberi, e con la curatela di 999 Contemporary.
Dopo quasi dieci anni, sebbene facesse ancora la sua bella figura, il murales aveva perso il suo smalto originale: i soggetti e le scritte non risultavano più nitidi e, pertanto, è stato restaurato e trasformato in eco-murales, facendo uso cioè di ecopitture fotocatalitiche e purificatrici di aria e andando così a ridurre l’inquinamento atmosferico.

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IL RESTAURO GREEN

Il Mammuth di Zerocalcare ha ritrovato l’aspetto originario attraverso l’utilizzo di pitture ecosostenibili, in grado di trasformare gli agenti inquinanti – come ossido di azoto e zolfo, benzene, formaldeide e monossido di carbonio – in molecole di sale: con i suoi 60 mq, da oggi ha un impatto ecologico pari a 2,4 alberi piantati, con 12,8 auto Benzina Euro 6 il cui inquinamento viene eliminato ogni giorno e 34,1 Kg di CO2 in meno nell’aria. Ad occuparsi dell’eco-restyling è stata Maria Bressan, una giovane artista friulana nota con lo pseudonimo di “Rosmunda”. Maria è una muralista ed illustratrice italiana che vive e lavora a Carrara, in Toscana, e che ha molto a cuore tematiche sociali e ambientali. Ha realizzato numerosi murales tra Italia e Spagna e crede fermamente che la Street art sia uno strumento efficace per risollevare luoghi e persone dal degrado.
Il restauro del Mammuth è a cura di ATAC (l’azienda per la mobilità di Roma) e Yourban 2030, associazione no profit fondata da Veronica De Angelis, inserita tra le 10 donne Green dell’anno nel 2020 e, il cui obiettivo, è quello di promuovere progetti di rigenerazione urbana attraverso l’arte.

L’OBIETTIVO DEL RESTAURO

Si tratta di un restyling green che porta con sé ancora una volta un messaggio di sostenibilità e bellezza, in linea con la nostra mission – così afferma Veronica De Angelis, fondatrice e presidente di Yourban 2030 – La street art rappresenta infatti un linguaggio in grado di collaborare e dialogare con il territorio attraverso processi di rigenerazione e urbana ed opere di restyling creativi di spazi di vita nelle città. Oggi parlare di ‘sviluppo sostenibile’ significa parlare di uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere le generazioni future. Con l’intervento sul Mammuth di Rebibbia di Zerocalcare abbiamo colto l’occasione di lanciare una nuova idea: intervenire sulla street art non solo con nuove opere di riqualificazione urbana, ma anche applicando tecnologie sostenibili a quelle già esistenti”.

Annalisa Ciutti