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Riprendono i lavori sul Parco di Tor Marancia

Il nuovo accesso dal lato di Montagnola sarà pronto per marzo, intanto dal Municipio VIII si istituisce un tavolo di coordinamento

Tratto da Urlo n.163 Dicembre 2018

TOR MARANCIA – Il 2018 è stato un anno molto importante per il Parco dell’Appia. Oltre ad aver compiuto trent’anni, ha finalmente ottenuto: l’approvazione del Piano d’Assetto, un documento atteso da troppo tempo, l’ampliamento dei propri confini, oltre alla ripresa dei lavori di realizzazione del nuovo ingresso della Tenuta di Tor Marancia (l’area in prossimità di via Grotta Perfetta e di via Vittore Carpaccio). Dopo lo stop dovuto a un sequestro da parte della Forestale (poi ritenuto non fondato) e l’attesa del via libera del Comune, finalmente sono potuti riprendere gli interventi per rendere fruibile anche questa parte di quello che, con i suoi 200 ettari, dovrà diventare il parco urbano più grande d’Europa.

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I LAVORI – Stando a quanto si apprende, i lavori dovrebbero concludersi nel marzo prossimo e, dopo l’apertura della scorsa estate dell’accesso di viale Londra, questa sarà la seconda area di verde attrezzato che caratterizzerà la Tenuta. Ma cantare vittoria in questa vicenda non ha mai portato fortuna, tant’è che gli interventi in più occasioni hanno subito rallentamenti. Tuttavia, una volta ultimata questa seconda porzione, resteranno ancora da attrezzare le aree in prossimità di piazza Lante (vicino la Cabina Primaria Acea), l’area delle cave (più a ridosso di via Ardeatina) e l’ultimo ambito di attuazione cioè i casali, per i quali ancora deve chiudersi la Conferenza di Servizi (prossima a compiere otto anni!).

UNA PARTITA DA VINCERE – Il 21 novembre scorso il Municipio VIII ha organizzato un’iniziativa proprio per rilanciare il coordinamento tra le varie istituzioni al fine di velocizzare e rendere fattivi gli iter per concludere questo importante progetto. Una partita che non ci si può permettere di perdere, soprattutto se si pensa a quanto la salvaguardia di quest’area sia costata in termini urbanistici e di consumo del suolo. Da qui, infatti, derivano moltissime delle cubature in compensazione atterrate in tante zone di Roma, interventi urbanistici che spesso hanno portato a nuove vertenze contro le quali, da anni, si battono le associazioni e i comitati dei cittadini. “Dal Municipio VIII abbiamo proposto l’istituzione di un tavolo permanente per affrontare con tutte le istituzioni coinvolte questa sfida – ha commentato l’Assessore municipale all’Ambiente, Michele Centorrino – Qui non si tratta di ottenere soltanto l’apertura delle varie porzioni della Tenuta, ma anche di rappresentare al meglio la vocazione agricola dell’area e riuscire a valorizzarne l’immenso patrimonio storico, archeologico e ambientale – conclude Centorrino – Bisogna mettere a frutto quanto fatto fino a oggi dalle istituzioni ma soprattutto dalle associazioni e dai comitati”. Una posizione, quella riportata dall’Assessore, che viene condivisa anche dai vertici del Parco dell’Appia Antica: “Stiamo parlando della realizzazione di un parco pubblico. Possibile che sia così difficile? – si chiede la Direttrice, la Dott.ssa Alma Rossi – Dobbiamo fare pressione perché si vada avanti. I ritardi provengono da episodi come il sequestro, e da tempistiche di quattro anni per una variante. Tutto questo è impensabile, il progetto c’è dal 2010”.

RESTANO DELLE CRITICITÀ – In Municipio VIII dal M5S si guarda con interesse ai lavori di sistemazione in corso in questo momento, anche se sulle tempistiche si tende a tenere basso il tiro. “Si continua a riqualificare per consegnare le aree ai cittadini – commenta il Capogruppo pentastellato, Enrico Lupardini – Speriamo nell’apertura per marzo, anche se qualche ritardo è sempre prevedibile in un’area così ricca dal punto di vista archeologico”. Sulla cura di queste zone, altro tema centrale nelle preoccupazioni di cittadini e Municipio, si cerca di guardare alle possibilità offerte da Roma Capitale, soprattutto vista la necessaria presa in adozione dell’area di viale Londra da parte del CdQ Grotta Perfetta, che si sta occupando dell’apertura e chiusura dei cancelli, oltre che della manutenzione ordinaria e dello svuotamento dei cestini: “Con il bilancio si sbloccheranno delle assunzioni – spiega Lupardini – parliamo di circa 200 giardinieri, che saranno sicuramente una boccata d’ossigeno nella manutenzione del verde in città”. Soprattutto se, come annunciato da Stefano Cicerani, collaboratore dell’Assessora all’Ambiente, Pinuccia Montanari, l’intenzione del Comune sarebbe quella di portare la sede del Servizio Giardini proprio all’interno di uno dei casali della Tenuta. Più complesso sembra l’iter per concludere i tre ambiti attrezzati del parco, con l’apertura dell’area di piazza Lante. Qui l’iter sarebbe fermo in attesa di una decisione in merito al futuro della Cabina Primaria Acea, che i cittadini vorrebbero fosse incapsulata. “Purtroppo ci troviamo di fronte a un intervento che dovrebbe pagare il Comune – ammette Lupardini – le rilevazioni hanno confermato che la Cabina non è pericolosa per la salute, e quindi Areti (ex Acea, ndr) non interverrebbe di sua iniziativa”. Un problema annoso, che si trascina da anni e che probabilmente potrebbe trovare una soluzione soltanto con un chiaro indirizzo politico.

UN LAVORO DI COORDINAMENTO – Le criticità che potrebbero ancora rallentare l’iter per la realizzazione del parco non mancano. Ma secondo il Presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, si tratta di elementi superabili se le varie istituzioni competenti lavoreranno in squadra. Lo strumento a questo punto sarebbe proprio il tavolo avviato da via Benedetto Croce: “Per noi il parco è una priorità che è stata bloccata per troppo tempo. Oggi il lavoro di coordinamento è essenziale, soprattutto perché è mancato durante il commissariamento – seguita Ciaccheri – Ora dovremmo riprendere il lavoro con Acea per giungere a una soluzione sulla Cabina di piazza Lante e per creare finalmente la porta d’accesso alla Tenuta. E dare senso alla vocazione agricola anche come occasione di sviluppo sostenibile del territorio”. Comunanza d’intenti è stata anche annunciata dalla Regione Lazio con la Consigliera Marta Bonafoni: “Da tempo il territorio aspetta la nascita del più grande parco cittadino e resta invece intrappolato nei ritardi della politica – ha commentato la Consigliera – Ora occorre completare l’opera, perché dentro quel progetto c’è una diversa idea di città, sostenibile, inclusiva, partecipata. E noi non possiamo deluderla, la Regione al Tavolo vuole e deve starci”.

Leonardo Mancini