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Roma: arriva l’ok per le commissioni in videoconferenza

La modalità online sperimentata nei due anni di pandemia ora è parte integrante del regolamento capitolino

ROMA – Le riunioni delle commissioni capitoline potranno continuare ad essere svolte in videoconferenza così come fatto negli ultimi due anni a causa dell’emergenza sanitaria. La decisione è stata presa nella giornata di ieri in Assemblea Capitolina. Per raggiungere questo scopo, superando quindi la via emergenziale, è stato necessario approvare una delibera che aggiorna il Regolamento del Consiglio Comunale.

È la presidente dell’Aula, Svetlana Celli, ad annunciare l’avvenuta votazione della delibera: “Il regolamento è stato modificato con l’inserimento di alcune novità per renderlo coerente rispetto alle materie di competenza delle dodici Commissioni consiliari permanenti. Inoltre, è stata introdotta la possibilità di svolgimento delle commissioni non solo in presenza fisica, ma anche in forma mista o totalmente in videoconferenza – seguita la consigliera Celli – Una soluzione che è stata adottata durante l’emergenza covid e che ha permesso di portare avanti il lavoro dei consiglieri, ma che oggi diventa un’opportunità prevista formalmente dal nuovo regolamento. È questo un segnale importante di come l’Assemblea Capitolina sia al passo coi tempi attraverso l’utilizzo efficace delle nuove tecnologie“.

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La delibera votata in Aula Giulio Cesare arriva a seguito del lavoro svolto dalla Commissione Statuto e Innovazione tecnologica presieduta dal consigliere Pd Riccardo Corbucci: “Le Commissioni capitoline saranno anche in videoconferenza e i cittadini potranno seguirle tranquillamente dai propri smartphone – ha commentato sui social dopo la votazione – Una soluzione che è stata adottata in via sperimentale durante l’emergenza covid e che ha permesso di portare avanti il lavoro delle commissioni, evitando spostamenti spesso inutili, garantendo la costante presenza dei dirigenti della pubblica amministrazione e semplificando anche le audizioni di eletti, cittadini, comitati ed associazioni di categoria. Questo rappresenta un primo passo per semplificare l’attività politica, rendendola sempre più trasparente e ampliando al contempo le opportunità di partecipazione dei cittadini”.

Red