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Roma: maggioranza in bilico in Aula Giulio Cesare

Il M5s conta ormai 24 consiglieri, lo stesso numero dell’opposizione. Ma all’interno delle fila grilline non tutti i voti sono assicurati

ROMA – Con l’uscita dal M5s della consigliera Gemma Guerrini, passata al gruppo misto, la maggioranza in Aula Giulio Cesare è in bilico. I consiglieri grillini infatti al momento sono 24, lo stesso numero dei colleghi che siedono sui banchi delle opposizioni. Già in questo caso potrebbero bastare delle semplici assenze al momento di una votazione per far cadere la maggioranza. Ma all’interno della compagine grillina il voto di alcuni consiglieri è tutt’altro che scontato.

IL PIANO DI ROMA

All’interno del gruppo del M5s infatti alcuni consiglieri sono da tempo in rotta con la Sindaca Raggi e con la gestione definita ‘personalistica’ di questa amministrazione. I cosiddetti dissidenti da qualche mese hanno anche fondato una piattaforma chiamata ‘Il piano per Roma’ per aprire al dialogo con le varie forze e anime presenti nella Capitale. Tra questi figura il consigliere e presidente della Commissione Mobilità Enrico Stéfano, più volte in disaccordo con la prima cittadina e con alcuni colleghi di maggioranza, come nel caso della riqualificazione dei giardini di via Sannio. Lui, come il consigliere De Vito, è ormai alla seconda consiliatura, in quanto sedeva con Virginia Raggi sui banchi dell’opposizione durante l’amministrazione Marino. C’è poi Angelo Sturni, presidente della commissione Statuto, anche lui spesso in contrapposizione con le posizioni assunte dalla giunta Raggi. Tra gli ex presidenti di commissione (rispettivamente Bilancio e Urbanistica) sono da ricordare Marco Terranova e Donatella Iorio. Entrambi dopo l’estate hanno lasciato la presidenza delle commissioni. I motivi di questo passo indietro sono stati definiti personali, anche se non sono mancate le indiscrezioni su difficoltà comunicative all’interno della maggioranza.

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IL PRESIDENTE DELL’AULA

Altra ‘mina vagante’ è il Presidente del Consiglio Comunale, il consigliere Marcello De Vito. Gli screzi con i colleghi della maggioranza non sono mancati e nelle ultime settimane si è arrivati anche ad alzare la voce in Aula Giulio Cesare. Tra gli elementi che maggiormente hanno acceso lo scontro ci sono stati documenti presentati da De Vito sull’apertura delle ZTL, oltre ad un atto che chiede la sospensione della messa a bando delle concessioni per i gli ambulanti. Questo testo in particolare è stato votato positivamente (in controtendenza rispetto a quanto voluto dalla Sindaca e dalla maggioranza) grazie al voto delle opposizioni. Al momento del voto lo scanno del presidente è stato anche occupato da alcuni colleghi del M5s che hanno apostrofato De Vito gridandogli ‘fai schifo’.

I PROSSIMI MESI

Il rischio nei prossimi mesi di non mantenere la maggioranza è molto reale. Infatti non mancano le questioni spinose su cui il M5s dovrà cercare di rinsaldare i ranghi, primo fra tutte la votazione su ATAC. C’è da dire che almeno una delle questioni che avrebbe potuto far naufragare definitivamente la maggioranza è stata messa da parte. Eliminato il problema dello Stadio a Tor di Valle, con il passo indietro della società Giallorossa, la Sindaca ha così evitato una votazione quantomeno complessa.

Red