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San Camillo: dopo il sabotaggio, attivo da oggi il laboratorio per il Coronavirus

Iniziate a pieno regime le attività. Oggi la visita di Zingaretti e D’Amato

Il Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, e l'Assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato

ROMA – Era finito sulle pagine di tutti i giornali il vile gesto di chi nella notte tra il 31 marzo e il 1 aprile, aveva impedito l’apertura del nuovo laboratorio per i test del Covid-19 dell’Ospedale San Camillo di Roma sabotando le apparecchiature. Dopo una settimana da quel giorno finalmente oggi il centro è ripartito a pieno regime. Sul posto si sono recati oggi in visita il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e l’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Ad annunciarlo una nota della Pisana.

ATTIVITÁ A PIENO REGIME

“Stamattina sono stato all’ospedale San Camillo. Una visita per ringraziare tutti gli operatori che in questi giorni stanno lavorando al massimo per contrastare la diffusione del virus”, ha commentato Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: “Ho potuto verificare personalmente la riattivazione del laboratorio dei test che aveva subito un sabotaggio, un’azione ancor più vigliacca in un momento di emergenza come quello che stiamo attraversando. Oggi il laboratorio è a pieno regime”.

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IL SABOTAGGIO

In merito al sabotaggio che ha impedito l’apertura del centro analisi, proseguono le indagini, ha fatto sapere il Governatore: “Ci auguriamo che presto siano individuati i responsabili”.
Il fatto era stato commentato con parole molto dure il 1 aprile dall’Assessore D’Amato, che aveva definito l’atto “un fatto gravissimo che ci indigna”, per il quale è stata presentata tempestivamente denuncia ai Carabinieri.

IL SAN CAMILLO: UN’ECCELLENZA

Il San Camillo, dicono Zingaretti e D’Amato, si conferma un’eccellenza, all’interno dell’ospedale “l’attività ordinaria non si ferma neanche durante l’emergenza Covid-19: eseguiti 14 trapianti nel mese dell’emergenza. Una squadra unita di professionisti straordinari”.

Apt