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Termovalorizzatore: arriva il bando e le proteste

Tratto da Urlo n.218 dicembre 2023

ROMA – La pubblicazione della gara per il Termovalorizzatore di Santa Palomba alla fine è arrivata. Ad annunciarla il 16 novembre è stato il Sindaco Gualtieri durante la presentazione del secondo rapporto alla città: “Un moderno termovalorizzatore che porrà fine alla vergogna di una città costretta a mandare a caro prezzo i propri rifiuti nelle discariche e nei termovalorizzatori di tutta Europa”. Il progetto definito dall’Associazione Temporanea di Imprese guidata da ACEA, è stato utilizzato come base del bando. Secondo il cronoprogramma, il cantiere dovrebbe iniziare entro l’autunno 2024 per finire entro il 2026 (più probabilmente per il 2028), mentre i termini di scadenza del bando sono fissati per il 18 maggio 2024. I costi dell’opera, che verrà realizzata in project financing, si attestano attorno ai 7 milioni e mezzo di euro e saranno a carico dei privati.

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Intanto però nelle ultime settimane non si è fermata la battaglia dei cittadini contro la realizzazione del termovalorizzatore, anche in vista dell’udienza al Consiglio di Stato che si è tenuta il 30 novembre. Al momento in cui scriviamo i comitati sono ancora in attesa del pronunciamento, che dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno. Nell’udienza, spiegano i comitati, sono state sottolineate le violazioni della Costituzione, delle norme europee, nazionali e regionali, che sarebbero state però superate dai poteri speciali del Commissario per il Giubileo. Tema centrale è anche la contingenza con questo evento: sono i cittadini infatti a sottolineare che i rifiuti durante l’Anno Santo verranno comunque spediti fuori Regione, come previsto dal Piano di Gualtieri, anche perchè nel bando si parlerebbe del 2028 per l’apertura.

Per continuare ad esprimere la loro contrarietà il 2 dicembre un migliaio di cittadini hanno manifestato in piazza del Campidoglio, chiedendo al Sindaco Gualtieri un incontro televisivo sul tema rifiuti: “Era giusto essere qui perché davanti all’arroganza di chi ha pubblicato la gara a pochi giorni dall’udienza del Consiglio di Stato abbiamo ritenuto necessario dare questa risposta”, ha commentato Alessandro Lepidini, portavoce del Comitato No inceneritore a Santa Palomba. Una prima replica alla manifestazione è arrivata direttamente dall’Assessora Capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi: “L’impianto di Santa Palomba sarà realizzato adottando le migliori tecnologie disponibili – scrive in una nota – Il Piano Rifiuti di Roma prevede obiettivi ambiziosi per la raccolta differenziata che non subirà nessun rallentamento, anzi sarà l’unica possibilità con cui smaltire la quantità di rifiuti residui – e ancora – Per questi la scelta è tra sottoporli a recupero energetico con un termovalorizzatore o inviarli in discarica, il più inquinante degli impianti”.

Leonardo Mancini