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Termovalorizzatore: l’incontro con Gualtieri non convince i sindaci

L’incontro è stato definito insoddisfacente e tardino, mentre il primo cittadino invita ad evitare “narrazioni tossiche”

ROMA – Nella giornata di ieri il Sindaco Gualtieri ha incontrato in Campidoglio alcuni dei sindaci dei Catelli Romani e dei comuni limitrofi all’area di Santa Palomba in Municipio IX, dove il primo cittadino della Capitale, nella veste di Commissario straordinario, vuole realizzare il termovalorizzatore da 600mila tonnellate l’anno.

L’INCONTRO CON I SINDACI

L’incontro non ha certamente dato gli esiti sperati, infatti i sindaci si sono detti insoddisfatti e pronti non fermarsi nella battaglia contro la realizzazione di questo impianto. I presenti (18 in tutto) rappresentavano i comuni di Albano, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Colonna, Genzano, Grottaferrata, Frascati, Lanuvio, Lariano, Nemi, Marino, Monte Compatri, Pomezia, Velletri, Rocca di Papa, Ciampino e Monte Porzio. Sarebbero state insufficienti le parole del Sindaco nell’incontro durato circa tre ore, che ha anche parlato dell’Osservatorio indipendente che verrà insediato non appena sarà aggiudicata la gara per il termovalorizzatore.

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LE PAROLE DEL SINDACO GUALTIERI

È l’Agenzia Nova a riportare le parole del Sindaco Gualtieri sul termovalorizzatore: “Si può discutere su dove farlo, mi pare legittimo che qualcuno dica non lo voglio sotto casa, ma il termovalorizzatore io penso che sia oggi la scelta migliore esistente. E questo non è quello che dico io, ma è quello che dicono anche i magistrati e i governi, la quota indifferenziata oggi può andare in discarica o in termovalorizzazione”, afferma il primo cittadino in merito ai risultati dei ricorsi presentati da associazioni, sindaci e comitati al TAR del Lazio e al Consiglio di Stato. Gualtieri avrebbe poi invitato ad evitare “narrazioni tossiche”, così come riportato ancora dall’Agenzia Nova: “Questi concetti si sedimentano e hanno delle conseguenze sui territori. A me non va che si pensi che non si può più coltivare o fare il vino ad Ardea o a Velletri, oppure che non si possa andare in vacanza in un agriturismo ai Castelli romani, perché lì a venti chilometri c’è il termovalorizzatore. In tutta Italia e in tutta Europa nelle vicinanze dei termovalorizzatori si coltiva e si va in vacanza. Il termovalorizzatore che realizzeremo a Roma è una tecnologia avanzata e che non è inquinante”.

LA REPLICA DEI COMITATI

Dalla Rete Tutela Roma Sud arrivano ampie critiche nei confronti di quanto espresso dal Sindaco Gualtieri durante l’incontro. Sono diversi i punti trattati che, secondo i cittadini, avrebbero necessitato di maggiore trasparenza. In primis le alternative, con i comitati che ricordano “i brevetti che consentono di estrarre idrogeno o più banalmente la possibilità di trasformarli in CSS da utilizzare al posto di combustibili fossili nei cementifici o centrali a carbone”. Oppure la riqualificazione della zona con l’innalzamento del valore degli immobili, oltre alla produzione agricola che non subirà conseguenze: “Peccato – affermano dalla Rete Tutela Roma Sud – che nel resto d’Europa esistono divieti sul consumo di alimenti coltivati nei pressi di inceneritori, come le uova a Parigi, o perdono la certificazione di prodotti biologici in Svizzera”. C’è poi la questione dell’impianto sperimentale di recupero della CO2, sul quale arriva l’ammissione che (nonostante il costo di 40 milioni di euro) questo catturerà una quantità simbolica. Dalla rete sottolineano poi che sul bando viene prevista la realizzazione di pozzi, mentre il Sindaco avrebbe assicurato il contrario, anche a fronte dell’impossibilità di realizzarli in tale zona. C’è poi la questione relativa allo spostamento dei rifiuti, questi, per il Sindaco, verranno movimentati con la ferrovia, “ipotesi – sottolineano nella nota i cittadini – non prevista dal bando”. “L’incontro di oggi – concludono – è servito a confermare l’assoluta mancanza di credibilità del progetto, che intacca ulteriormente la fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini. I rappresentanti delle istituzioni dovrebbero conoscere prima di deliberare, e fornire informazioni certificate, non fare propaganda”.

UN NUOVO APPUNTAMENTO

Intanto dopo poche ore dalla fine dell’incontro è arrivato il commento del Comitato No Inceneritore a Santa Palomba che rilancia anche l’appuntamento con i cittadini il 22 marzo prossimo alle 18.00 davanti il sito scelto per l’impianto. “La sfrontatezza con la quale Gualtieri si permette di evocare narrazioni tossiche dà la cifra di quanto, forte dei poteri commissariali, sia dopato di inceneritorismo – affermano dal Comitato – Di tossico ci sono solo i veleni che vuol farci respirare, i rifiuti pericolosi prodotti dall’incenerimento e la progressiva pesante contaminazione delle matrici ambientali con danni irreparabili per le produzioni agroalimentari. Giungere a utilizzare l’argomento della sentenza del Consiglio di Stato – evidenziano dal Comitato – per dire che il suo piano rifiuti e l’inceneritore sono a norma è però indice di intima debolezza perché anche uno studente ai primi anni di giurisprudenza comprende come quella sentenza abbia piegato il diritto pur di dar ragione agli inceneritoristi”. Non manca il commento nei confronti dell’Osservatorio promesso dal Sindaco: “Non è altro che la foglia di fico del Sindaco meno votato della storia di Roma che con presunzione concede un “contentino””, terminano dal Comitato.

LeMa