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Topi e rifiuti in strada, nuovo rischio emergenza per la Capitale

Nei prossimi giorni potrebbero salire a 730 le tonnellate quotidiane di rifiuti che non troveranno posto in nessun impianto di trattamento

topi città

ROMA – Mentre i social e i quotidiani online riportano le immagini dei ratti che scorrazzano liberamente in piazza Cavour, assieme agli ‘zozzoni’ multati dalla Sindaca per aver abbandonato indebitamente rifiuti ai margini della strada, sulla capitale continuano ad addensarsi nubi.

I TOPI E I CASSONETTI – Quella dei topi che scorrazzano vicino ai secchioni in cerca di cibo non è certamente un’immagine edificante per Roma. Una città che potrebbe vivere di turismo non può certo permettersi un biglietto da visita internazionale di questa caratura. Purtroppo in molti quartieri (ormai non solo periferici) la cartolina di Roma con gabbiani e roditori intenti a contendersi la ‘monnezza’ è la quotidianità. Quello della presenza dei topi è un problema che deriva anche dalla gestione del servizio di derattizzazione. Questo dal 2016 non è più in capo all’Ama, ma rientra direttamente nei compiti del Campidoglio. Il Comune lo scorso agosto ha annunciato la predisposizione di un bando europeo su base triennale per affidare il servizio. Valore della gara circa 2 milioni e mezzo di euro. Purtroppo di questo bando non si è più saputo nulla, così da allora gli interventi procedono sporadicamente, nella continua rincorsa delle emergenze.

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LA REAZIONE – Dopo le immagini dei ratti attorno ai cassonetti in piazza Cavour, dal Pd romano non sono mancate le critiche all’operato della Sindaca, soprattutto in merito alla mancata identificazione di un nuovo assessore all’Ambiente, dopo l’uscita di scena di Pinuccia Montanari. È il consigliere dem, Marco Palumbo, ad annunciare una prossima convocazione della Commissione Trasparenza su questi temi: “Da tempo cerchiamo di capire a che punto è il famoso maxi-bando per la derattizzazione della città, ma finora non abbiamo ricevuto risposte esaustive. È ora di fare chiarezza su questa situazione assurda che accentua gravemente il degrado della città – ha commentato Palumbo – Col caldo dell’estate l’aria di Roma sarà irrespirabile, tra immondizia non raccolta e escrementi di ratto. Ecco la conseguenza di mesi e mesi di inerzia dell’amministrazione comunale sul fronte delle derattizzazioni”.

I RIFIUTI IN STRADA – Tra le molte cause dell’aumento dei topi nelle strade, c’è certamente l’innalzamento del livello di sporcizia nella città, soprattutto a causa delle difficoltà legate al ciclo dei rifiuti e allo svuotamento dei cassonetti. Una situazione che, senza i dovuti correttivi, non può che peggiorare. Sarebbero 730 le tonnellate di rifiuti quotidiane che rischiano di restare nelle strade nei prossimi giorni. Questo a causa delle difficoltà del sistema di smaltimento dei rifiuti che in queste settimane sta facendo rischiare una nuova emergenza, questa volta di difficile soluzione. Dal 20 maggio la Rida Ambiente di Aprilia ha dimezzato la quantità di rifiuti indifferenziati da trattare provenienti dalla Capitale, lasciando 230 tonnellate senza un posto dove essere scaricate. Da due settimane i Tmb di Malagrotta funzionano a ritmo ridotto. A causa di alcuni lavori di manutenzione gli impianti della Valle Galeria lasciano 200 tonnellate al giorno senza una destinazione. Inoltre per fine maggio le tonnellate che Malagrotta non riceverà (come da accordi con il Comune) arriveranno a 500. Una situazione che con la prossima chiusura del sito di trasferenza di Ponte Malnome, non può che far pensare al peggio, soprattutto in vista dei mesi estivi, dell’afflusso crescente di turisti e dell’innalzamento delle temperature.

Leonardo Mancini