ROMA – È arrivata ad un punto di svolta l’interlocuzione che va avanti da oltre un anno sul futuro dell’ex Ospedale Forlanini. Nella giornata di ieri infatti è stata firmata una dichiarazione di intenti da parte del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano e del Segretario di Stato Vaticano Parolin, per spostare il l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù negli spazi dell’ex nosocomio.
L’ACCORDO
Sul tavolo della trattativa c’erano da dipanare diversi nodi, primo fra tutti quello della proprietà delle aree. L’area e gli immobili verranno infatti acquistati dalla Santa Sede, mentre la ristrutturazione e la realizzazione della nuova sede del Bambino Gesù sarà affidata all’Inail. L’Istituto per gli infortuni sul lavoro, infatti, lo concederebbe in affitto alla Santa Sede per trasferirvi l’ospedale Bambino Gesù del Gianicolo.
I COMMENTI
Sulla vicenda è intervenuto il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, esprimendo “soddisfazione per la dichiarazione d’intenti tra Governo Italiano e Santa Sede sul futuro dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Si tratta di un primo passo di un percorso che porterà alla restituzione del Forlanini alla sua vocazione di presidio a difesa della salute dei più fragili”. Dello stesso avviso il Sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri: “Utilizzare l’area dell’ex Ospedale Forlanini per la nuova sede del Bambino Gesù rappresenta una grande opportunità per rafforzare un polo di eccellenza sanitaria apprezzato in tutto il mondo e rigenerare un pezzo importante della città mantenendone la sua vocazione”. Anche il consigliere Regionale di Azione, ex assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, è intervenuto ricordando la parte del percorso fatta durante la consiliatura di Zingaretti: “Sono molto soddisfatto dell’intesa siglata oggi per il Forlanini, si sta concretizzando un percorso di cui sono stato fautore assieme alla dottoressa Mariella Enoc. È importate il riuso ai fini sanitari dell’ex ospedale Forlanini al servizio della città e delle famiglie”.
L’EXTRATERRITORIALITÀ
Nei giorni scorsi sulla scorta di indiscrezioni di stampa che davano per vicino il raggiungimento dell’accordo, anche Italia Nostra è tornata sulla vicenda, sottolineando l’importanza di mantenere accessibili gli spazi ai cittadini: “Ci preoccupa la velata aspirazione allo status di extraterritorialità a favore della Santa Sede, condizione che priverebbe la collettività di un inestimabile patrimonio storico-ambientale e soprattutto, sarebbe un altro colpo assestato all’autorevolezza e alla dignità della Nazione, consentendo di superare tutti i vincoli urbanistici. Si perderebbe così la valenza storico-culturale e ambientale di un’area di grande pregio”.
Redazione
