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Roma perde la Formula E, le prossime gare in Emilia Romagna

Le gare del prossimo aprile non si disputeranno all’EUR. Vano anche il tentativo di candidare Vallelunga

ROMA – Fine della corsa per la Formula E all’EUR. Le prossime gare delle monoposto elettriche in Italia verranno infatti ospitate da Misano Adriatico in Emilia Romagna.

I MOTIVI DELLO STOP

Nei mesi scorsi era diventata palese la volontà della Fia di rivedere l’appuntamento romano con le monoposto. Infatti già alla pubblicazione del calendario delle gare 2024 lo slot destinato all’EUR era rimasto vacante in attesa di assegnazione. Il motivo di questa decisione sarebbe da ricercare nello sviluppo tecnologico delle vetture elettriche, divenute ormai inadatte alle strade strette del circuito cittadino dell’EUR.

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IL TENTATIVO DI MEDIAZIONE

Alla decisione della Fia sono seguiti i tentativi di mediazione della Capitale che ha cercato fino all’ultimo di mantenere la gara il più vicino possibile, proponendo come alternativa l’autodromo di Vallelunga. Purtroppo però da Londra la decisione era ormai presa, tanto che dall’Emilia Romagna era già stata proposta la candidatura di Misano Adriatico. Pensare che in attesa della decisione della Fia la Regione Lazio aveva stanziato 500mila euro per Vallelunga se la candidatura fosse stata accettata, e che l’Assessore capitolino Alessandro Onorato aveva cercato anche una via per migliorare il tracciato dell’Eur e mantenere così la gara nella Capitale.

MISANO ADRIATICO

Purtroppo tutti gli sforzi sono stati vani e così la tappa di sabato 13 e domenica 14 aprile si disputerà nella terra di Valentino Rossi, così come ricordato anche nella nota della federazione che annuncia la scelta. “La Formula E è una grande opportunità per il nostro Paese e dopo anni di meravigliosa esperienza a Roma sarà a Misano nel 2024. È importante – ha commentato il Ministro dello Sport, Andrea Abodi – che l’Italia sappia rispondere al meglio, accogliendo una manifestazione che richiama la mobilità sostenibile ed ha un fascino straordinario. I motori sono nel cuore degli italiani e abbiamo imparato ad apprezzare il sibilo di queste macchine prodigiose che trasmettono segnali di futuro con la consegna di una eredità di altissima tecnologia”.

Redazione