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Una residenza per ringiovanire

Alla residenza per anziani san Bernardo le giornate sono piene di attività e non c'è spazio per invecchiare

Un’oasi verde di rara bellezza, un luogo che sembra fuori dallo spazio e dal tempo ma che invece mantiene ben saldo il suo legame con il territorio. È la Residenza per Anziani San Bernardo, realtà conosciuta e apprezzata nella Capitale per la propria visione innovativa e i propri valori fondanti. Oggi abbiamo fatto visita alla direttrice, Alessandra Italia, che insieme alla collega Ilaria Zandri, ci ha non solo guidato alla scoperta della doppia struttura (in via Laurentina 289) ma anche illustrato la filosofia che la rende così speciale.

Sul vostro sito web (www.residenza-sanbernardo.it) campeggia una frase che potremo definire distintiva: a San Bernardo “inizia una nuova vita”. Può spiegare ai lettori il significato che le attribuite?

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Entrando all’interno del nostro bellissimo parco ci si rende subito conto che si tratta di un luogo molto differente dalle solite “case di riposo”. È un luogo di pace e bellezza curato in ogni minimo dettaglio. Un resort per anziani. Ma è solo trascorrendo qualche ora insieme a noi che si capisce il significato di “iniziare una nuova vita”. I nostri ospiti sono coinvolti quotidianamente in una serie di attività sempre diverse: laboratori manuali e artistici, ginnastica dolce, teatro, scrittura creativa, yoga della risata, seminari di storia dell’arte con visita ai monumenti, concerti, eventi musicali e molto altro. Insomma, qui a San Bernardo ogni giorno è sempre diverso dal precedente.

Come e soprattutto perché nasce la realtà di San Bernardo?

San Bernardo nasce dall’esigenza di disegnare uno spazio fisico e sociale per persone, ancora autosufficienti, che per diversi motivi non possono o non vogliono stare da soli a casa e che desiderano migliorare la loro qualità di vita. Dopo aver lavorato in tante residenze per anziani ci siamo resi conto che la cura per l’ospite era spesso intesa solo come fisica, senza interesse per l’aspetto psicologico, di socialità e di mantenimento cognitivo. Per questo abbiamo lavorato, insieme a un team di esperti, per progettare spazi fisici e sociali che realizzassero il nostro sogno di residenza.

Quali sono le necessità che ad oggi ritiene siano maggiormente sentite da una persona anziana e dalla sua famiglia? E in che modo la vostra struttura risponde a tali necessità?

Dipende sempre dalla persona, dalle sue abitudini e dalla sua condizione psicofisica. Quello che le famiglie ci manifestano è il desiderio di sapere che i loro cari siano al sicuro, protetti e sempre accuditi. Per questo i nostri operatori si prendono cura degli ospiti come se fossero i loro stessi nonni, con amore, pazienza e ascolto.

Che ruolo giocano la socialità, l’intrattenimento e la stimolazione cognitiva nella salute di una persona anziana?

Sono cruciali per non lasciarsi andare all’apatia, alla depressione e purtroppo, di conseguenza, al decadimento cognitivo. Stare insieme in comunità non è sempre facile, ma arricchisce e permette a ogni ospite di non chiudersi in sé stesso. Le attività che proponiamo, realizzate in collaborazione con una squadra di esperti, permettono a tutti gli ospiti di sperimentare un modo di vivere diverso, spesso molto più attivo di quello a cui erano abituati, e di mantenere mente e corpo attivi attraverso una stimolazione continua.

Altro elemento distintivo del vostro approccio è lo stretto rapporto con il territorio circostante la struttura. Può descriverci in cosa consiste e perché riveste così tanta importanza?

Nella nostra visione, la casa di riposo non deve essere intesa come un luogo di “reclusione” senza rapporti con l’esterno, bensì come un luogo aperto, di scambio di pensieri ed esperienze. In questo senso abbiamo l’immensa fortuna di collaborare con scuole e associazioni culturali. I ragazzi delle scuole, quando vengono a fare tirocinio da noi, adottano e si fanno adottare dai nostri ospiti regalando loro sorrisi, freschezza e racconti. Quest’anno abbiamo addirittura collaborato con una scuola primaria, che si trova proprio qui accanto, per realizzare uno spettacolo teatrale fatto dai bambini insieme agli anziani. È stata un’esperienza magica e davvero emozionante. Le associazioni culturali invece portano all’interno della struttura musica, spettacoli teatrali, performance di ballo e tante altre attività che coinvolgono i nostri ospiti in maniera attiva.