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Via delle Quattro Fontane

La via e il tracciato dell’antico ‘Malum Punicum’

Situata tra Rione Monti, Trevi e Castro Pretorio, si estende da piazza Barberini fino a via Nazionale. La via ripercorre il tracciato dell’antico “Malum Punicum” della IV Regione Augustea e da piazza Barberini sale incrociando via Venti Settembre, per ridiscendere su via Nazionale. Da questa posizione si possono vedere, in lontananza, l’Obelisco Esquilino presso Santa Maria Maggiore, l’Obelisco Sallustiano in Trinità dei Monti, l’Obelisco del Quirinale e la facciata interna di Porta Pia. Sulla sommità della strada, all’incrocio dell’antica via di Porta Pia, sorgono quattro fontane addossate ai quattro angoli dei palazzi confinanti che diedero il nome alla strada. Quando infatti Sisto V aprì la via Felice, nel 1588, volle coronarla e adornarla con quattro statue di santi. Ad esse furono preferite però quattro fontane, realizzate su disegno di Domenico Fontana, che rendono il luogo molto pittoresco. Le fontane, che quindi danno il nome alla via, rappresentano il Tevere, l’Aniene (alcuni studiosi ritengono si tratti invece della personificazione dell’Arno, e quindi della città di Firenze), la Fedeltà e la Fortezza (per alcuni Diana e Giunone). Quest’ultima sembra essere stata opera di Pietro da Cortona, ma l’attribuzione non è certa. Le statue, realizzate in travertino, giacciono, sdraiate su un fianco, in grandi nicchie accompagnate da caratteristici sfondi di alberi e grotte dando al luogo un pizzico di magia.

Lungo la strada, al civico 59, vi abitò Gabriele D’Annunzio con la moglie e i suoi tre figli. Qui sorge anche la chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane che Borromini costruì tra il 1638 e il 1663. In questo stesso luogo erano collocate numerose altre chiese che, negli anni, furono demolite.

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Emanuela Maisto