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Cava Pace: dalla Commissione Capitolina arriva il parere negativo sull’aumento di cubature

via viggianoCavaPace

Mentre si riapre lo studio sulla fattibilità della rotatoria del Dazio

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L’AREA – Si è svolta nella matinata di ieri una importante Commissione Urbanistica Capitolina sul Toponimo di Cava Pace, l’ultimo spicchio di Municipio VIII in prossimità di via di Tor Carbone. Dopo che la Giunta Capitolina il 12 febbraio ha dato il via all’adozione del piano esecutivo per il Recupero Urbanistico del nucleo edilizio ex abusivo di Cava Pace, non sono mancate le polemiche. Soprattutto in merito al parere non vincolante riservato al Municipio. L’area tra il Parco dell’Appia Antica e il grande incrocio tra via di Vigna Murata e via Ardeatina, è attualmente popolata da circa 1.500 persone che, a seguito del recupero urbanistico, potrebbero diventare 2.500. Nel caso di Cava Pace l’intervento, come si legge nella sua presentazione, “prefigura un insediamento prevalentemente residenziale, con caratteristiche il più possibile in armonia con l’ambiente, integrato non solo al suo interno, ma anche con il territorio circostante”. Si prevede la realizzazione di circa 65mila mq di aree per attrezzature pubbliche con una dotazione ad abitante di circa 26 mq. 

 IL PARERE DEL MUNICIPIO – La decisione di Giunta e il successivo voto del Consiglio Municipale nel marzo scorso, hanno dato parere positivo ma con alcune riserve. Intanto una riduzione della superficie edificabile, “con l’obiettivo di preservare le aree più pregiate da un punto di vista ambientale – si legge nella memoria di Giunta – in continuità con il Parco dell’Appia Antica”. Seconda condizione riguarda la mobilità, con la costruzione delle due rotatorie previste sull’Ardeatina, la prima in corrispondenza di via di Tor Carbone e la seconda all’altezza di via di Grottaperfetta. Nella memoria di Giunta si parla poi di raccordare l’insediamento con il limtrofo Parco dell’Appia, attraverso la “razionalizzazione della rete viaria interna al nucleo esistente, con la previsione di specifici percorsi ciclo-pedonali che consentano di valorizzare il contesto ambientale”. Ultima richiesta, di certo non per importanza, è la “previsione di un incremento dei servizi rivolti alla comunità, in luogo delle destinazioni residenziali, attraverso l’individuazione di funzioni diversificate di pubblica utilità”.

LE PERPLESSITÀ DEI CITTADINI – Il vero problema è che in questa particolare zona, come spiegava la portavoce del Comitato spontaneo dei cittadini di Cava Pace, “le urbanizzazioni primarie e secondarie – strade, fognature e illuminazione – sono già presenti. Le nuove opere saranno solo per i futuri residenti previsti dal piano, non c’è nessun recupero in questo caso”

LE CRITICHE – alla Giunta e alla maggiornaza municiaple non sono mancate, soprattutto in relazione al parere, questa volta negativo, già espresso in merito al progetto nella scorso consiliatura: “Parte del Consiglio è rimasto coerente, mentre lei e la sua maggioranza avete cambiato completamente posizione – sottolineava in occasione del voto il Capogruppo di Fi, Simone Foglio – Purtroppo in merito alla politica di sviluppo del territorio le parole ascoltate sono pari a zero. Assistiamo ad una lite continua tra il suo partito, il Pd e gli Assessorati all’Urbanistica”.

LA COMMISSIONE URBANISTICA CAPITOLINA – riunitasi il 12 maggio avebbe scongiurato un’ulteriore aumento delle cubature previste: “Il M5S Roma esprime soddisfazione per i lavori di oggi in Commissione ove, su richiesta dello stesso consorzio e su indicazione del Municipio VIII (dove hanno operato in tal senso i consiglieri M5S Cafarotti e Vivarelli, e Frongia in Campidoglio), è stata ritirata la proposta di delibera che prevedeva una variante peggiorativa di piano regolatore del nucleo di edilizia ex-abusiva denominato “Cava Pace”, inserito in un contesto già critico per il traffico e adeguatamente servito – così una nota del Gruppo Cinque Stelle Capitolino – Il progetto proseguirà quindi secondo quanto previsto dal piano precedente: stante l’ubicazione a ridosso del Parco Regionale dell’Appia Antica, occorre un’integrazione di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e il parere geologico-vegetazionale, come previsto dall’art. 89 del DPR 380. Per gli abitanti dell’area e del Municipio – conclude la nota – un sospiro di sollievo”. Oltre allo stralcio della richiesta di aumento delle cubature, l’altro importante obiettivo raggiunto è la riapertura dello studio di fattibilità per una rotatoria su via di Vigna Murata, all’incrocio con via di Tor Carbone. A dar nota di questo è l’Assessore all’Urbanistica del Municipio VIII, Massimo Miglio, che ha aggiunto di essere fiducioso del rispetto della legalità su questo intervento.

Leonardo Mancini