Home Municipi Municipio VIII

Notte Verde all’Ardeatino

villai60

Una festa per dire ‘No’ all’edificazione dell’I-60

Ads

UNA FESTA – per dire no all’I-60, il devastante progetto edilizio che interessa un’area di 22 ettari tra via di Grotta Perfetta, via Berto e via Ballarin, all’Ardeatino, e che prevede la realizzazione di 400 mila metri cubi di edilizia residenziale e commerciale, con 5.000 nuovi residenti e fino a 6.000 auto in più al giorno in un’area quasi priva di mobilità pubblica. Cittadini e movimenti si ritroveranno sabato 6 luglio alle 17 in via di Grotta Perfetta 524, fino a sera nella “Notte Verde”.

IL COMITATO – “Qualcosa in più delle inflazionate Notti Bianche dedite allo svago, per dire no a uno scempio già oggetto di un’interrogazione parlamentare, un esposto in procura, un ricorso al Tar con ben 10 profili di illegittimità sollevati – spiegano i cittadini del comitato Stop I-60 – Tra l’altro, nell’area interessata sono stati rinvenuti, e subito sepolti, preziosi reperti archeologici: una villa romana di epoca imperiale, una necropoli e due strade confluenti in basolato. Purtroppo la pubblicazione della relazione scientifica che ne attesta il valore e dovrebbe essere a carico dei costruttori proprietari dell’area, è stata inspiegabilmente bloccata. I cittadini chiedono alle istituzioni – si conclude la nota – di rivedere il progetto e presto formuleranno le loro proposte per la tutela dei reperti e la riconversione dell’area interessata dall’I-60, consegnando una petizione al sindaco Marino.

LA PETIZIONE – Ancora una volta i cittadini del coordinamento Stop i-60 mettono in campo tutta la loro forza per contrastare l’edificazione di circa 400.000 mc di cemento, attraverso una petizione online (che ha già raggiunto oltre 1500 firme) con l’obiettivo di fare pressione sulla Soprintendenza affinché vincoli l’area archeologica. Oltre ai problemi legati al consumo di suolo e alla mobilità già fortemente congestionata, la nuova iniziativa del comitato è volta alla protezione dei reperti archeologici emersi dagli scavi preliminari: “Nel complesso sono stati rinvenuti una villa con pregevoli mosaici, due tracciati stradali con basoli (uno dei quali probabilmente univa la via Ardeatina con la via Anagnina), un piccolo mausoleo, nonché una necropoli con 694 sepolture e 4 sarcofagi – si legge nel testo della petizione – Tutto questo sta per essere cancellato da un progetto che prevede la costruzione di ben 30 palazzi, tra i 4 e i 7 piani d’altezza”. L’importanza archeologica della zona è sottolineata da una nota del maggio 2009 della Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Roma che ha rilevato il “carattere insediativo archeologico della vasta area” e ha chiesto, con numerose comunicazioni, verifiche di approfondimento. I cittadini continuano la mobilitazione cercando di raggiungere al più presto le 500.000 firme.

Leonardo Mancini