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Il Cielo sopra Berlino

Quando una trama così semplice – un angelo si innamora dell’umanità e ha una crisi interiore che lo porta ad avere dei dubbi se incarnarsi o rimanere angelo – diventa un capolavoro, c’è qualcosa che va oltre il normale. Questo è Il Cielo sopra Berlino, una pietra miliare senza tempo, un film che parte da un’idea semplice e che riesce a diventare opera d’arte, al pari delle grandi opere di Michelangelo o di Dante Alighieri, che andrebbe esposta in un museo per permettere a tutti di osservarla in tutte le sue sfaccettature. Tramite gli occhi dell’angelo guarderemo da vicino l’umanità in tutti i suoi aspetti, positivi e negativi. Un inno alla bellezza che trasuda positività, indulgenza e che pone il pubblico in una costante e meravigliosa condizione di stupore. Miglior regia a Cannes. Opera d’arte.

Regia: Wim Wenders

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Sceneggiatura: Wim Wenders

Interpreti: Bruno Ganz, Peter Falk, Solveig Dommartin, Otto Sander, Didier Flamand

(GER 1987)

 

Marco Etnasi