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Il Dio Giove tra donne e trionfi

Siamo pronti per uscire di casa e, approfittando del consiglio di svolgere attività outdoor, visitare a piedi tutte le meraviglie che ancora oggi ci regala la città eterna. Si potrebbe iniziare a visitare il centro della vita romana: i monumenti del Monte Capitolino. Tarquinio Prisco, quinto re di Roma di origine etrusca, agli inizi del VI secolo a.C. volle sormontare l´importanza che aveva il tempio dedicato a Giove Laziale, sito vicino Alba Longa, (Castelli Romani) costruendo un nuovo tempio sul Campidoglio, sempre dedicato a Giove, proprio come (e dove) lo fece Romolo. Romolo fu il primo re di Roma ad aver eretto una capanna intitolata a Giove Feretrio.

Chi era il Dio Giove?

Dal latino Iupiter, e corrispettivo della divinità greca Zeus e di quella etrusca Tinia, è il Dio che governa il pantheon e le forze del cielo, i fulmini e i tuoni e protettore dei trattati d´onore e di quelli politici tra gli uomini. Il Giove latino si differenzia da Zeus anche per un aspetto molto attuale: il suo rapporto con le donne. Zeus è misogino e fa di tutto per sedurre una donna, ma con il solo scopo di stuprarla ed abbandonarla in gravidanza. Questo avvenne, per esempio, sia con Europa, della quale si innamorò e la rapì dopo essersi trasformato in toro, piuttosto che con Leda, regina di Sparta, quando Zeus si trasformò in cigno per accoppiarsi con lei. Ricordiamo che Zeus è cresciuto senza madre e senza padre: Gea, per salvare Zeus dalla sorte in cui si erano imbattuti i suoi fratelli e sorelle, lo nascose sull’isola di Creta e consegnò al padre Saturno un insieme di pietre che lui divorò credendo essere il figlio. Zeus crebbe, sottomise il padre e iniziò così il suo regno, eppure era cresciuto senza l’amore materno o paterno. È un dio dalla psicologia e dal comportamento molto complessi.

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É il dio che, sposandosi con Era/Giunone (sua sorella), assoggetta simbolicamente la libertà sessuale e sociale delle donne al vincolo del matrimonio.

In concomitanza con l´edificazione del tempio di Giove, vengono realizzate tre statue sistemate ognuna nella propria cella. La statua centrale è un Giove, probabilmente seduto, ad affiancarlo vi sono quelle di Minerva e Giunone: questi sono la Triade Capitolina.

Il tempio celebra Iupiter Optimus Maximus (Giove Ottimo Massimo, edificato in più di settant´anni) presso il quale si svolgevano le assemblee del Senato, terminavano le processioni e cerimonie trionfali in onore dei generali dell´esercito che avevano conseguito i massimi risultati e fu anche il più grande edificio del Campidoglio inaugurato nel primo anno della Repubblica, il 509 a.C.

Come molte usanze romane, anche questa del trionfo dei generali Romani trova le sue origini nelle tradizioni etrusche. Il generale trionfante o imperatore, partiva da Campo Marzio (pianura adibita alle esercitazioni militari) ed entrava vittorioso seguito dalle truppe dalla Porta Triumphalis, ai piedi del monte Capitolino fermandosi davanti al tempio di Giove Ottimo Massimo per essere incoronato con l´alloro. Romolo fu il primo triumphator (trionfante) della nuova (futura) potenza europea ed il tempio di Iupiter Ottimus Maximus vide tantissimi altri personaggi pubblici fermarsi di fronte alle sue colonne per essere incoronati con l´alloro. Ad ognuno di loro veniva ricordato di non montarsi la testa con la frase: “Ricordati che devi morire. Guarda dietro a te. Ricordati che sei un uomo”.

Articolo dedicato a tutte quelle donne che hanno perduto la vita per femminicidio durante i mesi dell´emergenza pandemica e della quarantena.

Veronica Loscrì